Marsala, continua a mancare l’acqua nel versante nord: Angelo Mosca: “Vergogna!”
Continua a mancare l’acqua lungo la lascia costiera che porta dal centro verso Marausa, località balneare al confine con Paceco. Non è un episodio sporadico, qui, il prezioso liquido non esce dai rubinetti da diverse settimane, in qualche utenze anche da mesi, malgrado i residenti siano in regola con il pagamento delle bollette. Paradossalmente non vi è nessun guasto alla condotta idrica, non sono stati rubati i cavi dell’energia elettrica, tutto – una volta tanto – sembra funzionare bene (l’acqua c’è, le pompe la sollevano dalla falda e la spingono lungo l’acquedotto vecchio e sgangherato che la città ha). L’acqua purtroppo, in diverse abitazioni, non arriva proprio. In diverse zone l’Ufficio Acquedotto provvede ad erogare l’acqua a domicilio con le autobotti del Comune; ma nelle ultime settimane anche questo servizio è andato in tilt.
Seppure il servizio di approvvigionamento idrico nel versante nod’ovest della città non è mai brillato la popolazione si accontentava delle autobotti che supplivano alle carenze della condotta. Negli ultimi tempi, pure questo servizio non funzionerebbe più e le abitazioni che si estendono lungo la costa, fra cui tantissime unità abitative impiegate come alloggio per i turisti, (da contrada Spagnola sino a San Toedoro) sono a secco – tranne qualche piccola eccezione -. Tutta colpa della scarsa pressione con cui giunge l’acqua in questo versante si giustificano all’acquedotto comunale. Giustificazione che non viene per nulla accettata dall’utenza che – giustamente – chiede i propri diritti. Del resto non si capisce come mai il servizio autobotti del Comune possa essere andato in tilt. Si parla di carenza cronica di personale e di mezzi, aggravata dalle ferie estive, per il personale, e dai guasti meccanici che non consentirebbero un uso continuativo delle autobotti.
Al riguardo ecco cosa scrive Angelo Mosca
“Da cittadino marsalese d’adozione che regolarmente paga le tasse, compreso le addizionali comunali direttamente prelevate in busta paga, mi chiedo se è normale che un’amministrazione (appellativo generoso, visto che amministrare credo sia materia conosciuta a pochi in via Garibaldi) proclami di progettare e concordare una spesa di 134 Milioni di Euro per congiungere lo scorrimento lento con l’autostrada A29 dir e non progetti e faccia lavorare i propri dirigenti per risolvere una problematica forse più importante come l’approvvigionamento idrico e la distribuzione dell’acqua su tutto il territorio comunale.
Dopo aver invano provato a risolvere il problema sorto la scorsa settimana, salvo aggravare la già critica condizione della conduttura con un intervento fatto tentando la sorte, ancora oggi ci si ritrova nella zona nord (c.da Spagnola) senza acqua. La cosa grave non è tanto sopravvivere alla mancanza di acqua ma la COMPLETA ASSENZA dell’Amministrazione e il NULLA COSMICO che si respira negli uffici competenti (quantomeno per incarico assegnato). La scusa che il calendario segni questa come la settimana di Ferragosto non giustifica la ASSOLUTA ASSENZA di cura verso la cittadinanza, residente ed occasionalmente presente per le vacanze. VERGOGNA è l’unica parola che viene in mente.
Sarebbe bello vedere il primo cittadino in campo in prima linea a dirigere l’emergenza, perché è di questo che si tratta in alcune zone, al pari delle proclamazioni e premiazioni in cui è sempre presente. I numeri a disposizione della cittadinanza squillano a vuoto. Il Comando di Polizia Municipale, disponibile ad accogliere le richieste della cittadinanza, non può che rinviare la popolazione a secco a mettersi in lista presso l’ufficio Acquedotto che COMODAMENTE apre oggi. Inutile anche il ricorso alle ditte private che vendono acqua se si ha a disposizione una cisterna che non raggiunge una capacità di 10.000 litri. QUINDI COSA DEVE FARE UN CITTADINO CHE VIVE NELLA ZONA NORD DI MARSALA NEL FINE SETTIMANA POST FERRAGOSTO? Può morire di sete e può puzzare, così almeno le blatte in centro, dove l’acqua non manca, sono in buona compagnia.
Angelo Mosca”
