Marsala, condanne esemplari per i rapinatori di D’angelo e Mistretta
Pene esemplari sono state inflitte agli autori delle cruente rapine messe a segno a Marsala nel 2005, ai danni del gioielliere Saverio D’angelo e del mobiliere Antonio Mistretta. Il Tribunale di Marsala ha inflitto 15 anni a Giovanni Parrinello, di 38 anni, è 13 anni ad Andrea Nizza, di 31, entrambi pregiudicati e attualmente detenuti.
I due sono ritenuti colpevoli delle due cruente rapine consumate con violenza nei confronti dei due commercianti che sono rimasti seriamente feriti. Il 19 novembre del 2015, in via XI Maggio, rimase ferito il gioielliere Saverio D’angelo che nella colluttazione riportò la lussazione della mandibola. Il 17 dicembre, sempre nel corso di una rapina, rimase ferito il mobiliere Antonio Mistretta, pestato a sangue nel negozio di via Biagio Di Pietra.
Le pene inflitte ai due imputati sono le stesse invocate dal pm Silvia Facciotti. Il Tribunale ha condannato i due imputati anche al pagamento di multe (4 mila euro per Parrinello e 3200 per Nizza) e alle spese processuali. E inoltre all’interdizione, in perpetuo, dai pubblici uffici. Nel corso del processo, però, la difesa ha sempre contestato le conclusioni degli investigatori.
Gli avvocati difensori dei due imputati hanno sostenuto che le immagini registrate da alcune telecamere del centro storico marsalese non sono sufficienti a identificare con certezza gli autori delle due rapine. Parrinello e Nizza, naturalmente, non hanno mai affermato di commesso le due rapine per le quali sono stati condannati.