Marsala, condannato spacciatore
Arrestato lo scorso 9 aprile dalla polizia per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish e marijuana), è stato, adesso, condannato a due anni e tre mesi di reclusione uno spacciatore.
E’ stata questa la pena inflitta dal Tribunale (presidente del collegio: Sergio Gulotta) al 55enne pregiudicato tossicodipendente marsalese Salvatore D’Antoni. Vecchia conoscenza di forze dell’ordine e magistratura, D’Antoni fu arrestato dagli agenti del Commissariato in flagranza di reato mentre cedeva, di fronte i magazzini Oviesse, in centro storico, alcune “dosi” a tre giovani, che poi, ascoltati nel corso del processo, hanno dichiarato di non conoscere il nome di chi aveva ceduto loro la droga.
L’arresto, spiegarono gli investigatori, scattò a seguito di una serie di controlli e appostamenti effettuati nelle strade e nelle piazze del centro cittadino a seguito di esposti e denunce da parte di persone che avevano notato l’attività di spaccio. Subito dopo l’arresto (D’Antoni è tutt’ora ai “domiciliari”), fu perquisita l’abitazione del noto pregiudicato. E qui, la polizia fece sapere d’aver trovato circa cento dosi di hashish e marijuana, nonché materiale per il confezionamento e il “taglio” delle dosi. Al termine della requisitoria, il pm aveva chiesto per D’Antoni sei anni di carcere, ma il Tribunale ha accolto la tesi dell’avvocato difensore Arianna Rallo, che ha sostenuto che in fondo si è tratto di “fatto di lieve entità” e che quantomeno una parte della droga trovata nell’abitazione dalla polizia era “per uso personale”.