Marsala, condannato l’imprenditore Licata

Inflitti due anni e mezzo di reclusione. Dovrà inoltre risarcire il Comune di Petrosino

Un caso di ripetute violenze tra le mura domestiche, a Marsala. Il tribunale, dopo una serie di procedimenti penali e civili, ha sentenziato l'affido esclusivo dei figli minori al padre, stabilendo che la moglie deve versare all’ex marito l’assegno di mantenimento per i bambini. L’uomo, infatti, prima della separazione, sarebbe stato vittima della moglie, che l’avrebbe colpito anche a bastonate in testa e minacciato prima con un coltello e poi addirittura con un fucile. E’ stato anche denunciato e processato, come se il violento fosse lui, ma è stato assolto. In un altro processo a essere condannata (sei mesi) per violenze fisiche sul marito è stata la donna, che quando puntò il fucile contro l’uomo probabilmente non ha premuto il grilletto soltanto perché uno dei loro bambini, terrorizzato, fece da scudo al padre. Anche i servizi sociali hanno evidenziato i comportamenti violenti della donna e chiesto la tutela dei figli.Due anni e mezzo di reclusione. E’ la condanna inflitta dal giudice monocratico del tribunale di Marsala, Lorenzo Chiaramonte, all’imprenditore Michele Licata per la lottizzazione abusiva a Torrazza. Una zona sottoposta a vincoli ambientali, su cui Licata aveva iniziato a costruire un albergo in tre strutture spacciandole, sulla carta, per opifici. Il giudice ha disposto anche la confisca dei terreni dell’imprenditore, che saranno dati al Comune di Petrosino, costituitosi parte civile, condannandolo inoltre ad un risarcimento danni in favore dell’Ente da quantificarsi in sede civile per il danno materiale ed in 20.000 euro per danno non patrimoniale. Previsti anche risarcimenti per Legambiente, 15 mila euro, e per l’associazione Codici, 2 mila euro. Licata, difeso dall’avvocato Carlo Ferracane, è stato assolto dagli altri capi d’imputazione, quelli sulla realizzazione abusiva di una strada e del lido sulla spiaggia di Torrazza.

 

Fonte www.telesud3.it

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