Marsala, condannati a 20 anni carcere i cugini Centonze per duplice omicidio
Condannati a 20 anni di reclusione i cugini Centonze autori del duplice omicidio dei ragazzi tunisini Rafik El Mabrouk di 31 anni e Alì Essid di 34. Entrambi uccisi a bordo di uno scooter con due colpi di fucile esplosi da distanza ravvicinata, la notte del 3 giugno 2015, in contrada Samperi, di fronte l’ex distilleria Concasio.
La sentenza è stata emessa questa mattina, dal G.U.P. del Tribunale di Marsala, la sentenza relativa al processo, celebrato con rito abbreviato, per il duplice omicidio di due giovani ragazzi tunisini occorso il 3 giugno 2015 nei pressi dell’ex-distilleria Concasio, per cui già lo scorso anno i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani e del Nucleo Operativo della Compagnia di Marsala avevano eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di Domenico Centonze, 40enne, pastore di Marsala, con piccoli precedenti di polizia, poi confermato dal G.I.P. con l’applicazione della misura cautelare di custodia in carcere, indagando inoltre a piede libero il cugino Pietro Centonze, 47enne marsalese.
Dopo poco più di un anno dal duplice omicidio, il Giudice di Marsala ha giudicato colpevoli tutti e due i cugini, condannandoli a 20 anni di carcere ed emettendo, nei confronti di Pietro Centonze, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che i Carabinieri di Trapani e Marsala hanno eseguito immediatamente dopo l’udienza. I militari infatti, terminata la lettura del dispositivo di sentenza, conducevano il Centonze presso gli uffici di Villa Araba per notificargli la misura cautelare emessa dello stesso organo giudicante, come naturale conseguenza della condanna appena comminata per il duplice omicidio. È così che Pietro Centonze, al termine della stesura di tutti gli atti relativi, un anno dopo l’evento per cui era stato quasi da subito indagato dai militari dell’Arma, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani San Giuliano dove inizierà a scontare la pena in attesa di conoscere le motivazioni alla base dell’odierna decisione del Giudice e valutare così di presentare o meno appello alla Sentenza. Di contro Domenico Centonze, che già si trovava detenuto dalla data del 30 giugno 2015, proseguirà a scontare i 20 anni definiti dal Tribunale Lylibetano.