Marsala, compromesse le aspettative turistiche, la città langue
Una città in stato di “abbandono” grazie alla disattenzione di pubblici amministratori “incapaci”, di politici che esercitano “indegnamente” il mandato elettorale, di quanti lavorano, con scarso succeso, nel pubblico. A loro si deve la responsabilitá di cosí tanto sfacello.
Ritorna l’estate e ritornano i problemi di sempre a Marsala. La città appare agli occhi di cittadini, visitatori e turisti scialba e trasandata, priva di quella verve che dovrebbe caratterizzare un centro turistico. É pensare che nell’ultimo decennio sono stati non indifferenti gli investimenti dei privati nel campo della ricezione turistica alberghiera, della ristorazione e degli intrattenimenti. Decine di decine di milioni di euro, molti dei quali provenienti da indebitamenti presso gli istituti di credito, sono stati investiti dai privati nel vano tentativo di poter creare attività economiche in grado di garantire un reddito. Il milione e mezzo di transiti all’aerostazione Vincenzo Florio di Trapani-Birgi di un tempo, ha incentivato ad investire nel turismo anche i piú scettici. Nessuno pensava che la politica, con la sua proverbiale incompetenza, potesse mettere la parola fine ad un settore in crescita quale era quello turistico.
Il non aver creato alternative valide alla gestione “padronale” dei collegamenti aerei di Ryanair su Trapani Birgi ha fatto sí che alla prima divergenza “economica” spostasse le aeromobili su altri lidi, provocando un vero e proprio blackout. Questo é solo una delle cause della “fine” delle aspettative turistiche del territorio a cui si aggiungono i problemi irrisolti di sempre.
La quinta città della Sicilia, decantata ai quattro venti per la sua innata “vocazione” turistica si presenta all’annuale appuntamento con visitatori e turisti, priva di fascino e di attrattive accattivanti. Nessun programma culturale e di intrattenimento é stato stilato dalla Pubblica Amministrazione per rendere appetibile il soggiorno a Marsala. Da anni non si investe un solo centesimo per incrementare il turismo, mancano i programmi di sviluppo, non vi é programmazione ed é assente la promozione turistica del territorio. Pertanto il turista che sceglie Marsala per le vacanze rischia di ammalarsi di noia. Il Comune di Marsala da anni non ha un calendario estivo per allietare le calde serate. Mancano gli eventi che caratterizzano i centri turistico e che muovo le masse.
Negli ultimi 3 anni, l’Amministrazione Comunale a guida Di Girolamo si é occupata solo ed esclusivamente di ordinaria gestione, non riuscendo a distinguersi per i risultati conseguiti: scarsi e approssimati su tutti i fronti. La città non brilla per la pulizia, la raccolta differenziata andrebbe migliorata di parecchio è gestita con cassonetti “intelligenti”. Anche la pulizia delle strade e piazze, assicurata da mezzi vecchi ed obsoleti, non puó essere considerata come esempio di buon funzionamento. A queste problematiche, sicuramente non trascurabili, si aggiungono altri problemi ancor piú gravi come la pulizia delle spiagge, avviata da settimane ma con scarsi successi sul fronte della rimozione delle alghe, la poseidonia spiaggiata, dal bagnasciuga. I varchi al mare restano chiusi arbitrariamente da chi si é autoproclamato unico e solo fruitore di quelle poche spiagge rimaste libere, quando una opposizione del Comune impedirebbe il protrarsi di tali ingiustizie.
La rete viaria, vecchia e fatiscente, rende difficile, quanto pericolosa, la circolazione in città per la presenza di innumerevoli buche sul manto stradale. Mancano aree adeguate per la sosta libera ed i parcheggi sono pochi. In centro trovare un posto auto é una chimera tra strisce blu e quelle bianche “ingannevoli” che tutelano i cittadini di serie A che hanno avuto concessi gli stalli riservati non si sa per quale ragione. Ció origina confusione nei cittadini e finisce con incrementate le entrate del Comune con salate multe sulla “pelle” dell’automobilista disorientato. É, quando non vi sono “ostacoli” si trova sempre un parcheggiatore pronto a chiedere una “mancia”, una sorta di rendita personale per un parcheggio “libero”. E, come se non bastasse, non sempre il turista che lascia un mezzo in sosta al suo rientro lo trova per come lo ha lasciato. In cittá proliferano i “topi d’auto”, particolarmente attratti dai mezzi dei turisti. É come se non bastasse la città che si preghiamo di due pro loco spesso e volentieri non vi sono servizi per i turisti nei giorni festivi e manca pure il materiale informativo e promozionale sulla città.
Questa é Marsala, una città in stato di “abbandono”. Un sentito grazie, per cosí tanta disattenzione va ai pubblici amministratori, a quanti esercitano indegnamente un mandato a suffragio popolare e a tutti quelli che lavorano, con scarso succeso, nel pubblico. A loro si deve la responsabilitá di cosí tanto sfacello. Altro che città turistica, Marsala sembra ambire all’appellativo di centro “disastrato” permanente.