Marsala, ciclista ucciso da un autoarticolato, assolto il conducente del mezzo pesante
Il Tribunale di Marsala ha assolto dall’accusa di omicidio colposo l’autista dell’autoarticolato che si scontrò con una bicicletta l’8 agosto 2001. Teatro dell’incidente mortale è stato l’incrocio tra le strade comunali che attraversano le contrade Ventrischi e Ponte Fiumarella. Qui il professore di educazione fisica in pensione Angelo Cascio di 70 anni finì con la propria bicicletta sotto le ruote dell’autoarticolato guidato da Pietro Errante, 35 anni, di Petrosino. A seguito delle ferite riportate il Cascio è deceduto subito dopo all’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala.
Il giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte ha assolto dall’accusa di omicidio colposo l’autista del mezzo pesante in quanto non si sarebbe accorto dell’arrivo dell’anziano ciclista e, allo stesso tempo, anche il ciclista non si sarebbe accorto dell’autocarro; pertanto l’incidente mortale si è verificato per cause non attribuibili al conducente del camion.
Secondo l’accusa, Pietro Errante – per il quale Durante il dibatimento in aula la pubblica accusa rappresentata dal pm Francesca Ferro aveva chiesto la condanna di Pietro Errante a un anno e 8 mesi di reclusione in quanto il professore Cascio sarebbe stato travolto nel corso di una manovra di sorpasso. Di parere opposto l’avvocato Luigi Pipitone che sempre sostenuto la tesi del proprio assistito secondo cui non sarebbe stata commessa alcuna negligenza nella guida del mezzo. E, pertanto, nella sua arringa conclusiva ha invocato, ed ottenuto, l’assoluzione con formula piena del suo assistito.