Marsala, avviato il processo a carico dell’imprenditore Michele Licata
Intanto, sembra che vi siano delle irregolarità nelle liste testi agli atti. Sarà il giudice a stabilire se vi sia un vizio di procedura. Il processo è stato rinviato all’11 aprile prossimo
Incardinato, ieri a Marsala, il processo a carico dell’imprenditore Michele Licata accusato di lottizzazione abusiva nella qualità di titolare dell’azienda Roof Garden. La vicenda è quella legata alla nascita di un lido attrezzato per una nascente struttura turistico-ricettiva in località Torrazza, nel vicino Comune di Petrosino. Opera che sarebbe stata realizzata per l’accusa abusivamente anche se pare che l’azienda fosse in possesso delle dovute concessioni dell’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente, della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Trapani e dello stesso Comune di Petrosino che, a firma di un proprio dirigente (non sotto processo malgrado il suo Ente datore di lavoro si è costituito parte civile n.d.r.), concedeva la realizzazione della struttura.
La prima udienza, tenutasi davanti al giudice Lorenzo Chiaramonte, è stata interamente dedicata alla costituzione delle parti civili a cui si sono aggiunti al Comune di Petrosino: Il Circolo Legambiente Marsala Petrosino di cui è presidente Letizia Pipitone, rappresentata dall’avvocato Giovanni Gaudino, e l’Associazione Codici. Il Comune di Petrosino, in aula presente il suo primo cittadino, rappresentato dall’avv. Valerio Vartolo (legale incaricato dal Comune), che ha nominato come suo sostituto l’avvocato Giuliano Pisapia, la cui presenza a Marsala è stata ampiamente “promossa” da alcuni organi d’informazione a seguito dei comunicati stampa diramati dall’addetto stampa del Comune di Petrosino (l’effetto mediatico ha sempre la sua rilevanza n.d.r.). Per la difesa dell’imprenditore marsalese in aula vi era l’avvocato Carlo Ferracane.
Il Pubblico Ministero Antonella Trainito ha chiesto di sentire il proprio consulente l’ingegnere De Vita, il Comune di Petrosino ha chiesto di sentire il teste Vito Laudicina, dirigente tecnico dello stesso Ente, mentre l’avvocato Ferracane ha chiesto l’ascolto di diversi testi tra cui un consulente. Il PM inoltre ha anticipato che presenterà ulteriori documentazioni. Intanto, sembra che vi siano delle irregolarità nelle liste testi agli atti. Sarà il giudice a stabilire se vi sia un vizio di procedura.
Il giudice, su richiesta della difesa che ha chiesto un termine per esaminare i termini di presentazioni delle parti civili, ha rinviato la causa al prossimo 11 aprile. In tale data le parti avranno diritto di confrontarsi sulle reciproche richieste istruttorie e sulla documentazione che potrà essere acquisita.