Marsala, Arturo Galfano chiede il rientro degli arazzi fiamminghi a Marsala
Il Vice Presidente del Consiglio Comunale Arturo Galfano con una lettera inviata al sindaco chiede il rientro a Marsala degli arazzi fiamminghi
Marsala deve riappropriarsi degli arazzi fiamminghi, attualmente a Palermo per un cantiere di restauro delle pregiate opere che da sempre rappresentano una grande attrattiva turistico culturale per la Città. Dopo aver richiesto la disponibilità della Diocesi di Mazara del Vallo e l’autorizzazione al Responsabile del procedimento, il Comune dovrà attivarsi per trovare una sede provvisoria dove ospitare gli Arazzi che, una volta restaurati, tornerebbero subito in città evitando la permanenza di circa due anni nel capoluogo siciliano.
Si tratta per il momento di una sede provvisoria in attesa che vengano ultimati i lavori di recupero della Chiesa del Collegio di via Frisella, finanziati con i fondi del Patto per il Sud, per free run importo di circa tre milioni di euro.
Gli otto Arazzi, due per volta, devono essere portati a Palermo presso l’Oratorio dei Bianchi per il restauro e li, ad operazione avvenuta, come è già accaduto per i primi due recuperati, resteranno almeno per un anno, forse anche più, prima di far rientro tutti insieme a Marsala. Tempi lunghi, quanto quelli del restauro dell”ex Chiesa del Collegio, che finirebbero col penalizzare Marsala e le sue potenzialità turistiche.
Arturo Galfano nella sua lettera al sindaco per trovare una sede alternativa per accogliere gli Arazzi fiamminghi a restauro finito, garantisce la disponibilità del progettista e Direttore dei lavori Architetto Luigi Biondo a far rientrare a Marsala la prima coppia, trovando un’ opportuna sede che permetta la loro esposizione in piano, evitando eventuali danni alla trama del tessuto. Si tratta di opere di grande valore artistico, sottolinea Galfano, che fanno parte della cultura tessile e pittorica del XVI secolo, e del richiamo turistico che avranno per la nostra città a restauro ultimato.