Marsala, arrestato il marito del gestore del Lido Torre San Teodoro. Al De Vita è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora, mentre la moglie ed un dipendente sono stati denunciati
Rieccoci ad una nuova puntata dell’avvincente “saga” delle “Cronache dal Lido Torre San Teodoro” di Marsala. Ancora una volta a riportare agli onori della cronaca l’incantevole spiaggetta alla periferia estrema della città e la gestione poco delicata della struttura, tanto da essere stata oggetto, negli anni, di innumerevoli incomprensioni, battibecchi, litigi e talvolta pure qualche lite che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, per calmare gli animi dei contendenti.
La vicenda che abbiamo appreso da un giornale on line della città avrebbe come protagonisti i coniugi Ombretta Nizza e Giuseppe De Vita, ed il loro “solerte” bagnino: tutti e tre finiti nei guai giudiziaria. La vicenda è simile a tantissime altre che si sono verificate in questo incantevole luogo, solo che questa volta hanno trovato come controparte gente che indossa la divisa e conosce la legge. Ed ecco che scatta l’arresto per Giuseppe De Vita e la denuncia per la moglie Ombretta Nizza ed uno dei loro “aiutanti” a seguito dell’ennesimo maldestro tentativo di allontanare “ospiti indesiderati” dalla spiaggia. Un piccolo zoccolo della meravigliosa laguna dello Stagnone avuto in concessione demaniale e di fatto trasformato in un invalicabile “fortino” di frontiera da difendere da chi non paga il “pedaggio”, ovvero l’accesso in spiaggia, ma anche da chi pur pagando non si attiene scrupolosamente alle “regole della casa”, una sfilza di divieti dettati dai coniugi: affissi ovunque e ricordati con sonori rimproveri al microfono ai trasgressori. Basta leggere i commenti su tripadvisor (401 recensioni di cui il 75% pessimi), per farsene un’idea. (questo il link https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g194817-d1166957-Reviews-Lido_Torre_San_Teodoro-Marsala_Province_of_Trapani_Sicily.html)
Ci esimiamo dall’esprimere giudizi lasciando al lettore la facoltà di interpretare e valutare i fatti. Una considerazione, non tanto da giornalista, ma da cittadino vorrei esprimerla: capitano tutte a loro che sono tanto sfortunati e perseguitati, oppure i coniugi Nizzza-De Vita, i “guai” se li cercano? A tutto sembra esserci una risposta… e pure questa volta, apprendiamo sempre dalle pagina del giornale on line www.tp24.it la versione fornita dal De Vita: “Si tratta di trentasette biciclette che hanno invaso il lido senza chiedere il permesso – è stata – . E tutti si sono fermati a fare le foto. Il bagnino, in maniera educata, ha fatto notare che erano in tanti sulla battigia, e quindi ad andare al di là della staccionata, anche per una questione di privacy, e gli è stato detto che dovevano fare delle foto e un poliziotto ha tirato fuori il tesserino. Per me si tratta di un abuso. Da lì è nato poi l’alterco. Sono arrivati gli uomini del Commissariato di Marsala ai quali ho a chiesto di allontanare il poliziotto – ciclista esagitato….”
Anche l’avvocato del De Vita stigmatizza sull’accaduto. Ecco cosa riporta il giornale on line www.tp24.it: “Reputo che la misura cautelare applicata al signor De Vita non abbia i presupposti di legge dettati non solo dal codice novellato due anni fa, ma anche dalla giurisprudenza, poichè si tratta di un incensurato, senza precedenti penali. E non si comprende quali esigenze cautelari devono essere salvaguardate. Inoltre la dinamica della vicenda, così come narrata dalla persona offesa, che è intervenuta in borghese per tutelare un sedicente diritto proprio, è contraddetta da testimoni che all’udienza di convalida non possono essere ammessi, ma che da noi saranno sentiti al giudizio direttissimo che si terrà giovedì alle 15 in pubblica udienza”. Queste le parole dell’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di De Vita.
Fonte del servizio: un articolo pubblicato in data odierna da www.tp24.it
È stato intimato a De Vita di non avvicinarsi a meno diche 300 metri dal lido.Goduria immensa.
Non sono di Marsala ma leggendo tutto ciò non ho neanche più voglia di visitare questa spiaggia che dalle foto è incantevole. Sappiamo tutti che queste cose capitano quasi sempre perché i prioritari dei lodi si sentono proprietari della spiaggia e sono onnipotenti. Vi voglio porgere una semplice domanda e riflessione: ma se invece di esserci ciclisti delle forze dell’ordine, c’erano semplici cittadini, come sarebbe finita??? Si , perché i proprietari si sono limitati perché erano delle forze dell’ordine…..
La colpa è semplicemente dell’amministrazione di Marsala che sapendo visti i precedenti eventi negativi, non toglie licenze e tutto questo schifo…. ma sicuramente continueranno a fare quello che vogliono perché ci saranno amicizie e favoritismi e poi ci lamentiamo che la Sicilia non può riemergere dallo schifo se i primi diamo noi….
De Vita dice “Per me si tratta di un abuso”
Ma lui quanti abusi ha fatto contro noi turisti per caso… Vergognaaaa de Vita meriti questo ed altro…Spero che almeno ti tolgano la spiaggia perché non la merita un maleducato come te!
Spero che arrestino anche la signora e che buttino via le chiavi, questi hanno occupato mafiosamente un bene di tutti