Marsala, ancora una seduta di Consiglio Comunale dedicata all’Aeroporto
Quasi interamente dedicata alla crisi aeroportuale trapanese, la seduta del Consiglio comunale di Marsala di ieri. Intanto un’Aula di Palazzo VII Aprile, fin dal 1° marzo, è ininterrottamente presidiata dai consiglieri comunali in segno di protesta verso la decisione della Compagnia Ryanair di considerare l’Aeroporto “V. Florio” come un’ex base. Ieri è stato ascoltato il sindaco Alberto Di Girolamo che ha sottolineato di condividere la presa di posizione del Consiglio. Lo stesso, che ha partecipato al presidio di domenica scorsa, ha riassunto la situazione venutasi a creare nello scalo territoriale a seguito del bando del precedente CdA dell’Aigest, con successivo ricorso dell’Alitalia e sentenza di accoglimento del Tar Palermo.
Nel frattempo il nuovo Consiglio di Amministrazione di Airgest è al lavoro per il nuovo bando, supportato dal nuovo Governo regionale; ma, come dicono i tecnici, è difficile che la procedura consenta al nuovo vettore di potere operare fin da questa estate, molto più probabile invece che la compagnia aerea irlandese ritorni ad operare a pieno regime a partire dalla fine del 2018”, se non dalla prossima programmazione estiva (2019).
Il sindaco ha riferito sugli ultimi incontri avvenuti in Prefettura, alla presenza solo di alcuni sindaci (13/14 che continuano a pagare e che seguono gli sviluppi”), per vedere cosa fare per la imminente stagione estiva. Il primo cittadino ha affermato che “tenuto conto che sono stati stanziati circa venti milioni dalla Regione per il prossimo triennio, cui si sommano gli oltre due milioni che aveva in carico l’ex Provincia, ora Libero Consorzio, l’idea è quella di utilizzare questi fondi per trovare una soluzione temporanea che possa far giungere più vettori a Birgi già nei prossimi mesi. Idea questa, ribadita nella riunione di lunedì scorso in Aeroporto, alla presenza del presidente Airgest e del Commissario provinciale. Quest’ultimo, tra l’altro, proprio ieri ha avuto un incontro alla Regione per ottenere il nulla osta sulla spendibilità dei due milioni e passa di euro (fanno parte del “ristoro ministeriale” per la chiusura dell’Aeroporto durante la crisi libica).
Nel ringraziare il sindaco per le comunicazioni, il presidente Enzo Sturiano ha sottolineato che il presidio continua fino a quando le notizie sulla situazione aeroportuale non saranno rassicuranti per la collettività. “A tal fine, ha affermato il presidente,con i capigruppo consiliari si è stabilito di riconvocarci in Aula venerdì prossimo per comunicare alla città, assieme al sindaco, gli ulteriori sviluppi della crisi aeroportuale a seguito dei programmati incontri istituzionali dei prossimi giorni”. Successivamente, si sono registrate le dichiarazioni di molti consiglieri (Arcara, Sinacori, Genna, Ferreri, Gandolfo, Meo, F. Coppola, Licari, Gerardi), taluni per chiarimenti sulle procedure di aggiudicazione al nuovo vettore, altri per ricostruire in chiave politica le vicende aeroportuali.