Marsala, altre due donne denunciano l’infermiere che abusava sessualmente dei pazienti anestetizzatati
Si complica la posizione dell’infermiere marsalese che avrebbe abusato dei pazienti anestetizzati, Due donne marsalesi, madre e figlia (di 47 anni e 22), assistite dall’avvocato Vincenzo Forti, hanno presentato alla Procura della Repubblica di Marsala una querela/denuncia contro l’infermiere Maurizio Spanò, che lo scorso 15 marzo è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Madre e figlia, nella denuncia affermano di essere state entrambe sottoposte ad accertamenti (gastroscopia e colonscopia) tra settembre e ottobre 2015 e che l’anestesia è stata effettuata dall’infermiere “in assenza del medico”. Quest’ultimo, scrivono nella querela, “interveniva solo quando la paziente era stata anestetizzata ed usciva dalla stanza una volta completato l’esame”. Poi, la paziente rimaneva sola “con l’infermiere che spegneva la telecamera che permetteva di assistere all’esame dalla stanza in cui l’accompagnatore attendeva l’esito”. In entrambe le occasioni, denunciano le due donne, l’infermiere “si rifiutava di permettere l’accesso dell’accompagnatore”. Le due donne, nell’esposto presentato in Procura, se la prendono anche con il medico. Anche se non per fatti di natura sessuale. Forse perchè non avrebbe vigilato sull’operato del suo infermiere.
Seppure le due donne non possono dimostrare di aver subito violenze o abusi da parte dell’infermiere spiegano dettagliatamente quale era la prassi nello studio medico privato del noto gastroenterologo Giuseppe Milazzo, presidente nazionale dell’Aigo dove si sarebbero consumati gli abusi ai danni dei pazienti. A carico del dottore Giuseppe Milazzo, allo stato attuale, non vi sarebbe alcun addebito e non comparirebbe nel registro degli indagati. Sarebbe stato ritenuto, infatti, estraneo ai fatti dagli inquirenti
Le indagini sulle insane abitudini dell’infermiere che avrebbe abusato dei pazienti è scaturita dalla denuncia di una paziente dello studio medico che, mentre ancora intorbidita dai farmaci anestetizzanti, quando stava per svegliarsi, ha subito impotente agli abusi sessuali dell’infermiere. Ma non sarebbe l’unico caso. Qui, Spanò avrebbe usato violenza sessuale su diversi pazienti anestetizzati per essere sottoposti ad accertamenti diagnostici piuttosto dolorosi. I particolari sono davvero inquietanti. Le telecamere posizionate (a seguito di regolare denuncia) dai carabinieri nello studio del dottore Milazzo (attive giorno 8, 10 e 14 marzo) evidenzierebbero almeno 8 casi. In un articolo pubblicato su un noto settimanale si parla di: palpeggiamenti, baci, rapporti completi e in alcuni casi masturbazione davanti ai pazienti anestetizzati. Le “vittime”, tra l’altro, non sarebbero solo donne. Lo Spanò avrebbe abusato nelle zone intime sia di uomini che di donne. Il tutto accadeva quando il dottore Milazzo terminava l’esame diagnostico e usciva dalla stanza, lasciando così l’infermiere 52enne libero di agire sulle vittime. Il dottore, quindi, non si sarebbe mai accorto di nulla. I parenti delle “vittime”, spesso, erano nella stanza accanto ad attendere che si svegliassero dalla anestesia.