Marsala, 457 positivi: il giallo sui “focolai” e la “caccia alle streghe” che impazza

CONTINUANO A CRESCERE I POSITIVI A MARSALA (ALTRI 111 IN SOLI 2 GIORNI). MENTRE TENGONO BANCO: IL “GIALLO” SUI CONTAGI COVID AL SIRTORI, I BARBECUE DI PASQUETTA, I CORI “INFETTI” DELLA CHIESA…. LA CITTA’ SOCCOMBE.

Sono 457 i positivi oggi a Marsala, praticamente 37 in piú rispetto al giorno precedente (mercoledì). Malgrado la zona rossa continuano a crescere i contagi in Città, dove si registrano ben 111 positivi in piú nelle ultime 48 ore (tra martedì e mercoledì). La situazione peggiora di giorno in giorno e mentre buona parte della popolazione non si attiene rigorosamente alle limitazioni imposte da decreti ed ordinanze varie, a Marsala non si trova di meglio di cercare gli untori di turno. Il riferimento è a coloro che vengono additati sui social per aver continuano ad entrare in Chiesa, a quelli che fanno parte del coro, a chi a Pasqua o a Pasquetta non ha rinunciato a mangiare insieme a parenti ed amici e persino a chi andando a scuola avrebbe diffuso il virus fra compagni, docenti, personale scolastico e familiari. Tanto ogni occasione è buona per colmare i propri scrupoli di coscienza o per placare la paura, riversando sugli altri colpe e responsabilità.

La caccia alle streghe a Marsala ormai è di moda. Il popolo dei social vuole i responsabili dell’aumento vertiginoso dei casi covid in città e grazie anche a certa comunicazione approssimata e poco salutare si accende l’odio. Tra dubbie dichiarazioni ufficiali, strampalati comunicati stampa ed esasperati post sui social si sta facendo tanta confusione. La disinformazione è forviante e pericolosa, sta alimentando il malumore delle cosiddette partite ive e di quanti non lavorano più a causa delle restrizioni della “zona rossa”. Inoltre genera purtroppo risentimenti, pregiudizi e rabbia tra la popolazione, soprattutto fra quanti si sono attenuti alle regole. In città intanto si rischiano disordini.

Il sindaco, i pubblici amministratori, i direttori didattici, i responsabili dell’Asp, i medici, e chi non avendo nulla da fare si atteggia a “leone da tastiera”, piuttosto che abbandonarsi a sterili polemiche, farebbero meglio ad analizzare quanto sta accadendo a Marsala sia sotto l’aspetto medico-sanitario che socio-economico. La popolazione, impaurita dal Covid quanto dalle conseguenze sociali ed economiche, chiede e pretende che si faccia chiarezza. La distorsione della poco e chiara comunicazione istituzionale sui social rischia di fare perdere il vero senso della realtà. Non si potrà continuare a tarpare le ali alla popolazione per un millantato futuro migliore, quando in 14 mesi di pandemia si è vista solo confusione e approssimazione in tutti i livelli politici-amministrativi del Paese.

 

E’ strano che nessuno si chiede come sta procedendo la vaccinazione in città, quanti vaccini sono stati somministrati, quanti sono i soggetti che lo attendono avendone fatto richiesta. Non dovrebbe essere difficile nell’era dei computer accedere a questi dati in tempo reale. Il sindaco e la sua Amministrazione farebbe bene a chiedere all’Asp e all’Assessorato Regionale alla sanità perchè si è bloccata la prenotazione per i soggetti vulnerabili, perchè sono pochi i centri abilitati per la somministrazione del vaccino sul territorio, perchè si continua a fare pericolose code nei centri sanitari, perchè la quinta città della Sicilia è stata privata dell’unico ospedale quando il Covid hospital poteva essere fatto in altre strutture. Evidentemente per ragioni prettamente politiche si preferisce tacere su certi aspetti per spettegolare su cose futili.

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