La Sicilia guida il ritorno dei marmi del Partenone ad Atene

Evento storico alla Borsa del Turismo Archeologico: il giornalista Samonà intervista Stampolidis sul caso Fagan. Scopri come la Sicilia ha riaperto il dialogo sul patrimonio greco trafugato

Alberto Samonà giornalista, scrittore, già assessore alla cultura Regione Sicilia

La Sicilia che ritorna a cambiare la storia del patrimonio archeologico mediterraneo da protagonista. Nel suggestivo scenario della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, il prossimo 2 novembre si accenderanno i riflettori su un dialogo destinato a lasciare il segno: l’incontro tra due giganti della cultura mediterranea che hanno riscritto la storia della diplomazia culturale internazionale.

Da un lato, Alberto Samonà, voce autorevole del giornalismo culturale italiano e attuale consigliere del Parco Archeologico del Colosseo, dall’altro il professor Nikolaos Stampolidis, direttore del Museo dell’Acropoli di Atene. Un confronto che promette di svelare retroscena inediti sulla vicenda che ha visto la Sicilia protagonista di un gesto diplomatico senza precedenti: la restituzione del celebre “frammento Fagan” alla Grecia.

“Quello che è accaduto con il frammento Fagan rappresenta molto più di una semplice restituzione”, rivela Samonà, che da Assessore dei Beni Culturali della Regione Siciliana ha guidato l’operazione. “È la dimostrazione che la cultura può abbattere barriere considerate per secoli invalicabili”. Un’affermazione che acquista particolare rilevanza alla luce delle attuali trattative tra Grecia e British Museum per il ritorno dei marmi del Partenone.

Il talk-intervista, in programma alle 17:30, si preannuncia come un viaggio attraverso le interconnessioni culturali del Mediterraneo antico e moderno. Stampolidis, forte della sua esperienza nel rivoluzionario progetto di Eleutherna a Creta, porterà la sua visione su come l’archeologia possa diventare strumento di dialogo tra popoli, particolarmente significativa nell’attuale scenario geopolitico internazionale.

“In un momento storico segnato da divisioni e conflitti”, sottolinea Stampolidis, “il ritorno dei tesori culturali alle loro terre d’origine assume un significato che va ben oltre il valore artistico”. Un messaggio che trova nella Sicilia, crocevia millenario di civiltà, il suo naturale amplificatore.

L’evento si inserisce in un più ampio programma della BMTA dedicato alle nuove frontiere della promozione culturale, dove la Sicilia si propone come modello di gestione innovativa del patrimonio archeologico, capace di coniugare tutela e valorizzazione, tradizione e innovazione.

Il programma completo della BMTA clicca il link: https://www.borsaturismoarcheologico.it/

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