Maggio e Milazzo (PD): “stabilizzazione precari, serve impegno bipartisan a Roma”
Ritorna di attualità la mancata stabilizzazione dei precari in forza agli Enti Locali in Sicilia. Mariella Maggio (parlamentare regionale del PD e vicepresidente della commissione Lavoro all’Ars), Antonella Milazzo (PD, componente della commissione) ed altri parlamentari regionali, hanno incontrato questa mattina a Palazzo dei Normanni, una delegazione di precari degli enti locali accompagnati da una rappresentanza di sindaci siciliani.
“Dobbiamo evitare – ha detto l’on. Mariella Maggio – di arrivare anche quest’anno alla scadenza della proroga dei contratti dei precari senza una soluzione certa sul loro futuro. Per questo abbiamo deciso di predisporre un documento, da sottoporre ai capigruppo ed ai segretari regionali dei partiti, per impegnare i parlamentari nazionali siciliani ad individuare una soluzione da sottoporre al governo nazionale. In questo senso, è già pronto un disegno di legge a Roma”.
La vertenza precari vede in prima linea circa 20.000 lavoratori che da 25 anni sono al servizio degli Enti Pubblici, che firmano e si assumono responsabilità, che svolgono mansioni al pari degli “interni”. E, il tutto al limite della legalità, senza alcuna garanzia per il loro domani. I Precari vengono tenuti da anni buoni con la promessa che tanto prima o poi la sospirata assunzione sarebbe arrivata, oggi questi impiegati dei comuni si ritrovano all’ultimo giro di boa. Il tentativo del Parlamento siciliano di far passare la loro assunzione non è andato a buon fine, come anche il decreto legge dell’allora ministro D’Alia non ha sortito gli sperati frutti.
“È necessario un provvedimento che, nell’ambito delle misure sui precari, tenga conto delle specificità della situazione siciliana. Bisogna attivarsi – ha sostenuto Antonella Milazzo, componente della commissione Lavoro all’Ars) – al di là degli schieramenti, per attivare tutti i canali, politici ed istituzionali, per una stabilizzazione che ponga fine alla pagina del precariato negli enti locali della Sicilia”.
Il problema stabilizzazione, dopo 25 e passa anni di soprusi, umiliazioni e magri compensi, a Marsala investe 250 unità lavorative dell’Ente Comune, non usurpatori di posti come spesso vengono accusati, ma dipendenti a tutti gli effetti visto che la latenza di buchi in pianta organica ha trasformato quelli che erano considerati i fannulloni della pubblica amministrazione, in efficienti lavoratori, in gradi di gestire il proprio carico di lavoro e di continuare a tenere aperti servizi comunali che sarebbero andati in quiescenza assieme al dipendente andato in pensione anni or sono. E, il tutto ha beneficiato l’Ente Comune che ha risparmiato milioni di euro di compensi. Per esempio, solo le insegnanti del Giardino d’Infanzia, fanno risparmiare alla Pubblica amministrazione qualcosa come 350 mila euro l’anno. Questi dati dovrebbero far riflettere, soprattutto chi amministra la Città.