Combattimenti clandestini di cani, due giovani fermati

Guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale. Arrestato dai Carabinieri

Il triste, quanto drammatico, fenomeno dei combattimenti clandestini di cani ha spinto i carabinieri ad aprire una indagine  a seguito delle numerose segnalazioni giunte in Stazione. I militi dell’arma ben presto hanno constatato l’esistenza dell’atroce realtà lamentata dai cittadini Valdericini e individuato i due presunti organizzatori di alcuni combattimenti.

Si tratta di due ragazzi di cui sono state fornite solo le iniziali: C.A. (già noto alle Forze dell’Ordine) e G.M., rispettivamente di 29 e 19 anni, che sono stati sottoposti alla misura restrittiva dell’obbligo di dimora nel comune di residenza due giovani. Individuati anche alcuni degli spettatori, la cui posizione è tuttora al vaglio della magistratura.

I Carabinieri, nel corso delle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore dr. Antonio Sgarrella sui combattimenti clandestini di cani, hanno acquisito alcuni filmati in cui sono stati video-ripresi, in tutta la loro crudeltà ed efferatezza, i combattimenti tra pitbull. Nel dare esecuzione alla misura cautelare emessa dal GIP di Trapani, i Carabinieri di Valderice hanno inoltre proceduto al sequestro di 12 cani “pitbull”, 4 adulti e otto cuccioli.

Nelle immagini a disposizione degli inquirenti, i poveri animali venivano costretti ad azzannarsi vicendevolmente, in veri e propri match di lotta, sospinti dalle grida di incitamento dei padroni e degli insensibili spettatori, spietatamente divertiti dalla crudeltà di quel disumano “svago”. Gli incontri erano organizzati all’aperto, su terrazzi di abitazioni, appositamente individuati in quanto ritenuti, probabilmente, al riparo da occhi indiscreti. Al termine di ogni round, l’intervento degli organizzatori che, armati di bastone, procedevano, con imperturbabile freddezza, a dividere i due contendenti avvinghiati nella feroce morsa delle reciproche fauci.

Il combattimenti clandestini di cani, un violento divertimento a cui hanno posto fine i militari dell’Arma, individuando i presunti organizzatori. Ora i due giovani non potranno allontanarsi dal Comune di Valderice e avranno l’obbligo di comunicare costantemente ai Carabinieri i luoghi dove poter essere prontamente reperibili.

 

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