Lotta alla mafia, il Vescovato di Mazara partner della Cooperativa Rita Atria che opererà su terreni confiscati
C’è anche la Diocesi di Mazara del Vallo tra i partner che hanno promosso la costituzione della Cooperativa Rita Atria che, con l’atto costitutivo dal notaio, è nata ufficialmente. Il sodalizio aderisce a Libera Terra ed è nato al termine di un lungo iter che ha visto coinvolte le istituzioni, gli enti locali ed il mondo economico e sociale in provincia di Trapani. Il percorso prese avvio presso la Prefettura nel maggio 2012, con la sottoscrizione del protocollo “Libera Terra Trapani”, al quale hanno aderito l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, i Comuni di Paceco, Castelvetrano e Partanna, il Consorzio trapanese per la legalità e lo sviluppo, la Camera di Commercio, la stessa Diocesi di Mazara Del Vallo e il Parco archeologico di Selinunte. I 5 soci fondatori sono stati selezionati con bando pubblico, a cui hanno partecipato 274 giovani, ed in seguito ad un periodo di formazione tecnica sui temi dell’agricoltura biologica e della cooperazione. Un cammino denso di difficoltà e ostacoli, anche a causa dei numerosi incendi che hanno più volte compromesso la produttività degli uliveti dei terreni confiscati nei territori di Castelvetrano, Partanna e Paceco. Nel prossimo mese di novembre, saranno proprio i soci della nuova cooperativa a prendere in affidamento quei terreni, principalmente uliveti (di qualità Nocellara del Belice) per renderli nuovamente produttivi valorizzandone le tipicità territoriali. Fra i protagonisti di questo impegno ci sono anche Coop Lombardia e Coop Adriatica insieme al gruppo Unipol, la Fondazione Vodafone Italia e il Progetto Policoro della Conferenza Episcopale Italiana. «È un segnale concreto di corresponsabilità, speranza e coraggio che si alimenta della memoria della giovane testimone di giustizia cui è dedicata la cooperativa» ha detto il Vescovo, monsignor Domenico Mogavero.