L’influenza può uccidere, le complicazioni hanno ucciso 18 mila persone nell’ultimo anno
ROMA. Tra 15mila e 18mila: sono tanti gli anziani che lo scorso anno sono morti a causa delle complicanze dell’influenza stagionale. Un numero che allarma perché raddoppiato rispetto agli anni precedenti, quando i decessi per influenza si attestavano a circa 8mila.
A dirsi “preoccupato” per la prossima stagione influenzale alle porte è il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi: “Si tratta di stime – precisa – e non abbiamo, ovviamente, 18 mila certificati di morte ‘per influenza’. Ma sono stime estremamente ponderate, affidabili. Partiamo dal fatto che ogni anno, sistematicamente, abbiamo una stima di 8 mila morti per complicanza da influenza. Ma gli eventi sentinella che abbiamo registrato nelle città italiane nella scorsa stagione, tra novembre 2016 e febbraio 2017, hanno indicato che i dati erano estremamente superiori alla media, in modo abnorme. Ed il problema è la copertura vaccinale contro l’influenza, che in certe aree del Paese per gli anziani non va oltre il 30%”.
Dunque “siamo molto preoccupati – ha avvertito – poichè se anche in questa stagione si registreranno le stesse coperture vaccinali, il trend dei decessi continuerà”. E l’indagine Censis conferma tali timori: la copertura vaccinale tra gli over-65 (per i quali la vaccinazione è offerta gratuitamente e somministrata dal medico di famiglia) ha infatti raggiunto un picco massimo nella stagione 2005-2006 (68,3%), ma poi si è progressivamente ridotta fino a 16 punti percentuali in meno.
Così, nella scorsa stagione 2016-2017, ha raggiunto solo il 52%. Dall’indagine emerge anche che solo il 43% degli over-50 sa che l’influenza può determinare complicanze mortali, anche se quasi tutti conoscono la vaccinazione antinfluenzale (96,8%). Ma se il 93% ritiene che la vaccinazione sia consigliabile per i soggetti affetti da patologie dell’apparato respiratorio, solo il 59,1% pensa che sia indicata per tutte le persone che non vogliono ammalarsi.
Ed ancora: solo il 3,4% ammette di avere molta paura dell’influenza e quando ci si accorge di averla contratta, è il 16% a contattare immediatamente il medico, mentre il 45,8% si rivolge al medico solo se i sintomi non migliorano, il 24,4% si cura autonomamente con farmaci da banco e il 13,8% lascia che l’influenza “faccia il suo corso” senza prendere farmaci.
Ma ciò che maggiormente preoccupa gli esperti resta comunque il calo delle vaccinazioni tra gli anziani, nonostante per loro i vaccini siano gratuiti: “Va ricordato – ha affermato la responsabile area Welfare e Salute del Censis, Ketty Vaccaro, curatrice dell’indagine – che l’Italia è il Paese con la maggiore percentuale di anziani dopo il Giappone, anche se la Liguria ha ad esempio superato lo stesso Giappone”.
La prevenzione, conclude, “è quindi fondamentale, considerando che nei prossimi anni il trend di invecchiamento della popolazione continuerà”