L’indifferenza della deputazione marsalese rischia di far “perdere” la Nave Romana rinvenuta a Marausa

Marsala, città a vocazione turistica, rischia di perdere uno tra i più preziosi reperti archeologici mmuseo baglio anselmi marsalaai rinvenuti nel suo territori, la Nave tardo-Romana, il cui relitto venne recuperato nello specchio d’acqua antistante la località balneare di Marausa. La denuncia è del consigliere Comunale Arturo Galfano che in una nota invioata al Commissario Straoredinario Giovanni  Bologna evidenzia che: “malgrado da tempo, in vista della musealizzazione del reperto, è stato espropriato ed acquisito al Demanio regionale il Baglio Tumbarello-Grignani già collegato al Baglio Anselmi con un apposito passaggio coperto. Inoltre per abbreviare i tempi è stato previsto di accogliere il la nave tardo romana di Marausa presso il Baglio Anselmi, al fianco del relitto della Nave Punica. E che i che i locali saranno disponibili a breve, visto che l’equipe INVITALIA, coordinatrice del progetto, e i tecnici della Soprintendenza del Mare e del Museo che hanno progettato l’esposizione e il condizionamento igro-climatico(condizione imprescindibile per la conservazione dei relitti antichi) i cui lavori inizieranno entro la fine dell’anno”.

“Dottore Bologna – prosegue Galfano nella sua missiva – non comprendo perchè si sta facendo di tutto per far perdere questa grande opportunità per la città di Marsala con bieche logiche politiche, sponsorizzate da alcuni deputati trapanesi che rivendicano il relitto solo per ingordigia e per campanilismo. A sostenere la musealizzazione della nave romana presso il Baglio Anselmi, o tuttalpiù nell’addiacente Baglio Tumbarello-Grignani (espropriato a tale scopo)sono stati il Soprintendente del Mare Dott. Sebastiano Tusa, l’Arch. Luigi Biondo Direttore del Museo Pepoli, il del Soprintendete dei BB. CC. Arch. Paola Misuraca, e la dott.ssa Maria Luisa Famà Direttore del Museo Archeologico Lilybeo. La riunione a cui ebbi il piacere di partecipare che si erano espressi favorevolmente all’ipotesi che la Nave fosse esposta a Marsala (con verbale redatto e conservato a cura dell’ufficio stampa del Comune)”.

La denuncia di gandolfo è postuma ad alcune strane manovre in provincia e fa seguito all’intervento dell’ex Sindaco di Trapani On. Girolamo Fazio, che cosi come l’altro Deputato Regionale trapanese on. Nino Oddo (con altra motivazione e sede) si impegna a sostenere la musealizzazione della Nave Tardo Romana di Marausa presso l’isolotto della Colombaia di Trapani, dove dovrebbe realizzarsi una sede espositiva (progetto di programmazione 2014 – 2020)

Premettendo che già nello scorso mese di Marzo il Consiglio Comunale di Marsala, a seguito di una mia interrogazione, ha votato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si richiedeva di esporre il relitto della Nave presso i locali del Museo Archeologico Regionale “lilibeo” di Marsala.

Considerato che il Baglio Anselmi costituisce la sede museale più idonea ad accogliere la nave, cosi come concordato con i tecnici della Soprintendenza del Mare che nel corso del 2013 hanno effettuato diversi sopralluoghi ed incontri operativi. Peraltro la fortunata concomitanza della realizzazione di importanti opere di valorizzazione del Museo nell’ambito del progetto pilota “Poli Museali di eccellenza del mezzogiorno”

Verificato che, ad oggi, il solo On. Paolo Ruggirello (peraltro trapanese anche lui) ha perorato l’iniziativa di musealizzare la Nave in oggetto presso il Baglio Anselmi di Marsala, riscontrando al contrario la totale disattenzione della deputazione marsalese.

Per tutto quanto sopra premesso e considerato il consigliere comunale Arturo Galfano, pertanto chiede al Commissario del Comune di Marsala Dott. Giovanni Bologna di intervenire presso il Direttore Regionale dei Beni Culturali Dott. Giglione affinchè il relitto della Nave Tardo-Romana di Marausa (III sec. d.C.) venga esposta presso il Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala, dove insieme alla Nave Punica da guerra (III se. A.C.) e ai carichi dei relitti del Lido Signorino (rellitti A e B XII secolo) realizzerebbero un attrattore turistico-culturale unico e di fondamentale importanza per il territorio della provincia di trapani.

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Commenti

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    Antonio 8 anni

    E allora Sig Marino per volerla dire fino in fondo di come sono andate le cose. Dal primo momento del ritrovamento il Prof Tusa ebbe a dichiarare che se non si fosse trovato un contenitore adeguato a Trapani, il relitto sarebbe andato a finire a Marsala. L’allora amministrazione trapanese assieme alla deputazione regionale se ne infischiarono della cosa per cui il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti. A tal proposito, il sottoscitto, da consigliere comunale dell’epoca suggeri’ di trasformare il vecchio deposito autifiloviario di Trapani, sufficientemente capiente, in sito capace di poter accogliere il prezioso reperto. Ma non se ne fece niente.
    Le preciso inoltre che Marausa lido, vero è che a un tiro di schioppo dal confine di Marsala, ma è anche vero che dopo questo limite ricomincia il territorio trapanese e l’aeroporto ne è una ferrea testimonianza. Comunque Sig Marino personalmente . come modesto trapanese e ritrovatore del relitto. mi auguro che la vicenda si possa chiudere al piu’ presto e che finalmente io possa ammirare, ovunque si trovi, la “mia” nave. Antonio Di Bono

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    Marino 10 anni

    Come sostiene Ruggirello da sempre, la nave romana, fin dal momento del recupero, è stata destinata al Baglio Tumbarello! Tant’è che, proprio per tali motivi, lo stesso Baglio è oggetto di lavori di ristrutturazione e musealizzazione!!! Che senso ha destinarla ad altri luoghi non idonei? E tutti i soldi destinati a questi lavori a che sono serviti? Oltretutto Marausa (se proprio vogliamo essere pignoli) è una contrada a cavallo tra Marsala e Trapani, quindi tutto quest’obbligo che la nave romana debba andare a Trapani non esiste!!! Non parliamo poi del fatto che a Trapani non esistono edifici con saloni di dimensioni tali da poter esporre un relitto di quelle dimensioni, neanche nella Colombaia che è costituita da un insieme di sale e salette di dimensioni modeste …
    Tutto questo è campanilismo becero appoggiato purtroppo anche da gente incompetente!