Licenziati in tronco due medici ospedalieri per truffa, rispettivamente in servizio a Marsala e Trapani
I due medici avrebbero trafficato con false cartelle cliniche per vittime di incidenti stradali in modo da raggirare le compagnie assicurative
Due medici dell’Asp di Trapani, riconosciuti colpevoli di associazione a delinquere, truffa, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, sono stati licenziati senza preavviso. La vicenda è legata ad una inchiesta sul cosiddetto giro dei falsi indennizzi assicurativi per incidenti non avvenuti o artatamente “ingigantiti” per spremere la compagnia assicurativa liquidatrice.
Il licenziamento in tronco è scattato per Angelo Rizzo, dirigente medico di Ortopedia in servizio all’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala. Il dottore Rizzo, assieme al suo collega Giacinto Raspanti, dirigente medico di Neurologia all’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, erano stati condannati dal Tribunale di Trapani, con sentenza del 10 dicembre 2013, rispettivamente a 5 anni e a 5 anni e 3 mesi di reclusione perché riconosciuti colpevoli di associazione a delinquere, truffa, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. I due professionisti avrebbero trafficato con false cartelle cliniche per vittime di incidenti stradali in modo da raggirare le compagnie assicurative nella liquidazione dei sinistri
“Con la sentenza è risultata provata, si legge nel provvedimento, la penale responsabilità dei dipendenti, – scrive nella nota stampa l’Asp di Trapani – per numerosi episodi di truffa e falso posti in essere nell’ambito di una associazione a delinquere finalizzata all’ottenimento di risarcimenti non dovuti da parte di compagnie assicurative, attraverso la presentazione di richieste di liquidazione corredate di false denunce e falsa documentazione, anche sanitaria, che a seconda dei casi prospettavano l’esistenza di sinistri in realtà mai verificatisi e pertanto di patologie inesistenti, o ingigantivano artatamente le conseguenze di incidenti reali ma di modestissima entità”.