Lezioni di “anticorruzione”: al via il corso di formazione a Castellammare

A spiegare la “spazzacorrotti” esperti penalisti e l’assessore Giacomo Frazzitta, presidente della camera penale di Marsala. Il Corso di formazione su “anticorruzione” è rivolto a impiegati ed amministratori comunali

In partenza i corsi di formazione “anticorruzione” rivolti ad amministratori ed  impiegati comunali sul nuovo piano anticorruzione adottato dall’Ente e sulle novità legislative della legge denominata “spazzacorrotti”. L’amministrazione comunale, infatti  ha deciso di avviare dei veri e propri corsi di formazione per spiegare concretamente cosa prevede la nuova legge che modifica il codice penale integrando i reati alla cui condanna consegue la pena accessoria dell`interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Il primo incontro con tutti i dipendenti comunali è previsto venerdì 15 marzo, alle ore 12, al teatro Apollo Anton Rocco Guadagno. Interverranno: l’avvocato Giacomo Frazzitta, presidente della camera penale di Marsala ed assessore alla Legalità della giunta guidata dal sindaco Nicola Rizzo, l’avvocato Luigi Cassata, penalista e organo di valutazione del Comune di Castellammare, il dottor Antonio Fresina , consulente esperto in anticorruzione.

«Mi auguro che tutti facciano tesoro di quanto ci sarà illustrato dagli esperti sul nuovo piano anticorruzione comunale e sulla legge “spazza corrotti” poiché è necessario che in maniera pratica e concreta si spieghi come bisogna comportarsi nel ruolo e nella funzione che si svolgono- afferma il sindaco Nicola Rizzo-. Gli incontri, curati dal nostro assessore Giacomo Frazzitta, esperto penalista,  sono rivolti a tutti noi poiché amministratori ed impiegati devono avere chiare le conseguenze di comportamenti non rispondenti alla propria posizione istituzionale o personale. Ribadisco che i comportamenti etici devono essere alla base dell’azione pubblica ed è bene segnare la linea di demarcazione tra ciò che è lecito e ciò che non lo è. Fatto che appare scontato ma che ad alcuni, mi auguro in buona fede, potrebbe anche sfuggire».

Secondo la legge entrata in vigore il 31 gennaio, per l’incensurato condannato con pena superiore a 2 anni, si apriranno le porte del carcere, poiché i reati contro la pubblica amministrazione sono tra quelli che non potranno beneficiare di misure alternative, come l’affidamento in prova o la detenzione domiciliare. La legge modifica il codice penale, integrando il catalogo dei reati alla cui condanna consegue la pena accessoria dell`interdizione perpetua dai pubblici uffici.

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