Le Vie dei Tesori restaureranno un bene di Trapani, sarà scelto dai follower del Festival

Per restaurare il salottino olandese si scatenarono addirittura i dipendenti del museo di Palazzo Mirto; e per la seduta dei banchi dell’Oratorio delle Dame, il contest registrò una “guerra” all’ultimo voto. Perché il “popolo” de Le Vie dei Tesori non si fa pregare quando si tratta di scendere in campo e scegliere il bene da recuperare. Ogni anno sono infatti stati proposti cinque tesori che avevano bisogno di un intervento urgente, e i “follower” hanno scelto.

Per questa edizione, l’attenzione si è invece spostata su Trapani, città che ha partecipato al festival per la prima volta ma che ha già raggiunto un successo inaspettato con oltre 15 mila visitatori in 19 luoghi.

E nel cuore antico della città sono stati individuati quattro beni bisognosi di un aiuto concreto, tra i quali si potrà votare – entro metà marzo – il preferito. E il più votato sarà restaurato. Si potrà scegliere tra due preziosi corali manoscritti della Biblioteca Fardelliana; il coro in legno della Badia Nuova; la struttura in legno dentro la Cappella della Mortificazione; oppure la scala a chiocciola di Palazzo Riccio.

Per votare basta solo un click: http://leviedeitesori.com/sondaggio-trapani/

Questi i quattro interventi più nel dettaglio

 

1.     I due preziosi corali manoscritti in pergamena rivestiti in pelle, risalgono al XVI secolo, appartenevano alla chiesa di San Domenico e oggi sono conservati alla Biblioteca Fardelliana; sono molto rovinati, con i colori alterati e mancano addirittura i lembi di alcune pagine. Anche le rilegature in legno e pelle sono fatiscenti e mancano del dorso. Si dovrà intervenire sia sul rivestimento che sulle pagine.

 

2.     Il coro delle Domenicane di Santa Caterina da Siena si trova nella chiesa di Santa Maria del Soccorso, detta Badia Nuova. La struttura lignea, che risale al XVIII secolo, è molto rovinata, soprattutto in alcune sedute e in una parte del parapetto. Si interverrà per sistemare le parti danneggiate o mancanti e trattare la struttura con prodotti che ne blocchino il degrado. Il bene è del Fec gestito dalla Diocesi.

 

3.     E’ molto logorata anche la struttura decorativa, comprese le colonne e la trabeazione, che sovrasta il crocifisso ligneo dell’abside collocato nella Cappella della Mortificazione. Se venisse scelto questo restauro, si interverrà sulla struttura di sostegno e la rifinitura delle superfici. Il bene è della Diocesi.

 

4.     La scala a chiocciola di accesso alla torretta di Palazzo Riccio di San Gioacchino, è in ferro e si presenta in uno stato di avanzata ossidazione che verrebbe bloccata dall’intervento di restauro. Prevista la pulitura  della scala su cui verrebbero applicati prodotti che la proteggano dagli agenti atmosferici. Il bene è del Libero consorzio comunale.

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