Le due “anime” del Movimento 5 Stelle di Marsala vanno in collisione
Spira aria di bufera all’interno del Movimento 5 Stelle di Marsala. L’uscita di scena dell’avvocato Vincenzo Forti, leader del meetup “Il grillo di Marsala” altri attivisti, delusi e amareggiati, lasciano il movimento 5 stelle. Pesanti “ombre” aleggiano sul movimento marsalese. A dire la verità non è la prima volta che ciò accade. In passato anche Mario Ragusa, candidato alle Regionali lasciò il movimento di Beppe Grillo con tanta amarezza
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Scrivo in merito alle recenti vicende che hanno investito lo pseudo movimento 5 stelle di Marsala. Mi chiamo Francesco Ferrara e, come Vincenzo Forti e tanti altri, fino a pochi giorni fa ero un attivista del “grillo di Marsala”. Con rammarico devo dire che le motivazioni che hanno portato Vincenzo Forti a ritirarsi definitivamente dal gruppo sono, non solo fondate, ma da me sposate completamente.
Mi ero avvicinato al gruppo pieno di speranze e voglia cambiare le cose ma purtroppo il marciume e l’incompetenza che ho riscontrato all’interno del gruppo mi hanno fatto desistere visto che mi sono reso conto di trovarmi difronte a persone che ragionano e lavorano come pdl, lega ecc.. Le loro uniche preoccupazioni sono la divisione della torta, l’assegnazione delle poltrone e come dividere gli assessorati. Per quanto riguarda la storia del bando pubblico è solo una frottola ma ovviamente una volta che vi sto avvisando anche solo per dimostrare il contrario saranno capaci di scegliere almeno un candidato. Per non parlare del gruppo che fa capo all’ex-politicante che non ha idea del significato della parola onestà intellettuale visto il modo in cui votano per far fuori tutti coloro che lavorano seriamente.
Sinora tutte le denunce fatte da “Il grillo di Marsala” sono sempre state portate avanti dalle solite persone che oggi sono andate via dal movimento, e questo dimostra che la meritocrazia non viene considerata dai restanti, anzi sembrano appagati dal fatto che persone valide si siano tirate fuori per dar libera strada ai “lupi”. Senza considerare le origini di un soggetto che ha preso possesso del movimento attraverso l’attività di accaparramento attivisti che in realtà attivisti non sono, visto che si limitano a partecipare alle votazioni seguendo le indicazioni date loro.
Mi auguro che possano un giorno ravvedersi.
Cordiali saluti
Francesco Ferrara