Le Commissioni Ambiente e Infrastrutture del Senato dicono: ‘No alle trivellazioni in Sicilia’

trivellazioni siciliaNo all’articolo 38 del Decreto Sblocca Italia che riapre le trivellazioni in Sicilia e sul territorio Italiano. Una ferrea opposizione si sta levando da nord a sud per proteggere quanto di più caro il nostro Paese, tra mille e più problemi, riesce ancora ad esprimere, un ambiente pressoché incontaminato. Sulla delicata questione delle trivellazioni in Sicilia si sono pure espresse le Commissioni Ambiente e Infrastrutture del Senato. Le quali hanno espresso a larga maggioranza un ordine del giorno rivolto al Governo e al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. In una nota diramata agli organi di stampa, il presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama Giuseppe Marinello, esprime soddisfazione per l’ordine del giorno approvato. Marinello è fiducioso in quanto il Governo non potrà che accoglie la richiesta di sospensione del rilascio di nuove autorizzazioni di ricerca e coltivazione di idrocarburi nei fondali marini del Canale di Sicilia. L’ordine del giorno approvato dalle Commissioni Ambiente e Infrastrutture del Senato blocca anche l’operatività delle concessioni già rilasciate, per almeno un biennio e comunque fino alla conclusione di un’approfondita indagine tecnico-scientifica, da affidare all’Ispra e all’Ingv su incarico del Ministero dello sviluppo economico. Tale indagine serve a individuare e ad adottare misure idonee, di assoluta garanzia, per gli ecosistemi naturali interessati e per le attività turistiche e della pesca nell’area a fronte dei rischi prodotti dalle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi nei fondali marini. Il senatore Marinello ritiene che sia necessario un innalzamento dell’attenzione e delle soglie di tutela nel Paese a tutela delle località rivierasche, Sarebbe ipotizzabile un coinvolgimento generale degli Stati che si affacciano nel Mediterraneo per una nuova regolamentazione del settore dello sfruttamento di giacimenti sottomarini di idrocarburi, a partire dalla sponda sud del Canale di Sicilia. Il senatore Marinello auspica che attorno al problema ambientale legato all’estrazione di idrocarburi, si possano attivare gli opportuni canali diplomatici per una  rapida istituzione di aree marine protette dell’alto mare, mirate alla tutela dei fondali e degli ecosistemi di pregio.

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