L’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Antonello Cracolici ha visitato la comunità Casa dei giovani di Castelvetrano, guidata da padre Lo Bue, che gestisce alcuni beni confiscati a Matteo Messina Denaro, nelle contrade Seggio e Zangara.
“Questa realtà rappresenta un esempio importante di agricoltura sociale che si pone l’obiettivo della produzione di qualità collegata anche al reinserimento delle persone svantaggiate – ha affermato l’esponente del governo regionale -. Parliamo di 30 ettari di vigneto e 16 ettari di uliveto tutti coltivati in biologico.Una produzione di 40.000 mila bottiglie di vino di altissima qualità e di 200 quintali di olio bio. Agricoltura sociale e valorizzazione del biologico costituiscono per il mio assessorato una modalità di rilancio del sistema agricolo siciliano che dovrà, nel corso dei prossimi anni, sviluppare il consumo biologico di massa diffuso tra i cittadini siciliani. Da Castelvetrano ho iniziato il viaggio nei territori della Sicilia dove si sperimenta il modello di agricoltura sociale”
La tappa dell’assessore regionale in provincia di Trapani è proseguita con la visita allo stabilimento “Curaba” di Castelvetrano, azienda leader nella trasformazione e nella commercializzazione della Nocellara del Belice, l’ oliva da mensa che in tutto il territorio produce un fatturato di 30 milioni di euro all’anno.
Nella sede della Curaba l’assessore all’Agricoltura ha ascoltato i rappresentanti territoriali del comparto olivicolo che hanno chiesto un sostegno istituzionale per superare alcuni limiti della legislazione comunitaria che penalizzano la commercializzazione della Nocellara del Belice a favore dei produttori spagnoli e greci. Cracolici ha concluso la sua visita a Mazara del Vallo incontrando i lavoratori del porto di Mazara e i rappresentanti del Distretto produttivo della pesca.