L’ASP Trapani punta sull’informatizzazione

Il coordinatore del workshop Maurizio Bruno, il direttore generale ASP De Nicola e il direttore editoriale e-Sanit@ Caruso.

Il coordinatore del workshop Maurizio Bruno, il direttore
generale ASP De Nicola e il direttore editoriale e-Sanit@ Caruso.

“Occorre recuperare i ritardi che la Sicilia ha nell’informatizzazione nel settore della sanità, perché l’innovazione migliora l’offerta sanitaria, consentendo nel contempo di abbattere la spesa”. Lo ha detto il dirigente generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani Fabrizio De Nicola, aprendo i lavori del workshop che si tiene alla Cittadella della Salute di Erice Valle su “L’evoluzione dei sistemi informativi nel contesto della continuità assistenziale”, organizzato dall’ASP di Trapani in collaborazione con la rivista e-Sanit@, e il CEFPAS di Caltanissetta. “Le nuove progettualità dei sistemi informativi a supporto della riorganizzazione dei servizi del Sistema Sanitario – ha proseguito – consentiranno di accrescere l’assistenza all’utenza, in particolare quella domiciliare, e permetteranno l’abbattimento delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie”. Per il prof. Mauro Moruzzi, dell’università di Bologna, che è stato l’inventore del CUP, il sistema elettronico di accesso alla sanità, “è finalmente in dirittura d’arrivo il Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino, con gli indirizzi in rete con tutte le singole operazioni, dagli interventi, agli esami, alle visite effettuate da ogni singolo utente, per conoscere così in ogni momento lo stato presente di un paziente, ma anche poter intervenire per il futuro”. “Si aprono scenari nuovi e diversi – ha spiegato il direttore editoriale di e-Sanit@, Massimo Caruso- e il nostro gruppo ormai da oltre un anno e mezzo, si sta impegnando nella creazione di link tra quanti stanno accettando questa sfida, nella convinzione che il confronto e il trasferimento di conoscenze e di progetti possa essere utile a orientare il processo di mutamento, che deve partire da quanto già realizzato nel territorio. Si intende mettere a sistema la rete digitale e creare le condizioni per la fondazione di una comunità di attori del Servizio sanitario che facciano del confronto e del dialogo leva di proposta e di innovazione”.

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