La Polizia ha fermato uno scafista e arrestato uno spacciatore

La Polizia di Stato ha fermato il presunto scafista dello sbarco a Favignana e arresta un cittadino straniero irregolare per spaccio

 

Continua senza sosta l’attività di contrasto alla criminalità legata all’immigrazione clandestina da parte della Polizia in provincia di Trapani. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Trapani hanno sottoposto a fermo un cittadino tunisino, gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in relazione allo sbarco, avvenuto nella giornata del 7 agosto di 30 migranti tunisini intercettati e soccorsi al largo dell’isola di Favignana da una motovedetta della Capitaneria di Porto.

 

Diversi diportisti, infatti, avevano segnalato un gommone con evidenti difficoltà di galleggiamento che si dirigeva verso la terraferma. Al termine delle procedure di identificazione dei migranti e dagli elementi emersi a seguito dell’attività d’indagine, si è appurato che il cittadino tunisino sarebbe stato alla guida dell’imbarcazione, partita dalle coste tunisine con a bordo altri 30 migranti, che avrebbe dovuto approdare nelle coste siciliane.

 

Il presunto scafista, così, è stati sottoposto a fermo di p.g. ed è stato condotto in carcere con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata. La misura è stata poi convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura della Repubblica.

 

 

La Polizia, presso l’hot-spot di Pantelleria, al termine delle complesse procedure di identificazione degli stranieri irregolari che nei giorni precedenti erano sbarcati presso l’isola, hanno tratto in arresto un altro cittadino tunisino destinatario di un provvedimento dell’A.G. L’uomo deve scontare una pena di anni 7 e mesi 9 di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti commessi durante la sua precedente permanenza in Italia. Anche quest’ultimo, dopo essere stato traferito a Trapani, è stato recluso all’interno della locale casa circondariale a disposizione dell’A.G..

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