La Dda sequestra due discariche abusive, fra gli indagati 4 alcamesi

Quattro alcamesi risultano indaganti dalla Dda di Palermo nell’ambito dell’operazione che ha portato al rinvenimento di due discariche abusive, due enormi “bombe ecologiche”, alla periferia di Partinico, una in contrada Bosco Falconeria e un’altra in contrada Parrini. Sui due siti, gestiti dal monteleprino Giuseppe Vaniglia Agatone di 61 anni, ha concentrato la sua attenzione la Dda che ha ipotizzato l’associazione per delinquere (secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia).

Ben 61 gli indagati, fra cui gli alcamesi Baldassare Maltese, Francesca Giorlando, Mario Nicolò Emiliano e Damiano Coraci. Altri indagati ancora sono di Partinico, Borgetto, Montelepre e Carini. Secondo l’accusa nelle due aree organizzate a discariche abusive sarebbero stati ricevuti rifiuti, come terre e rocce da scavo e rifiuti misti da demolizioni. L’indagine, partita alla Forestale, avrebbe fatto emergere un sistema di smaltimento totalmente abusivo di rifiuti anche speciali in questi due terreni di Giuseppe Vaniglia Agatone.

In passato, nell’ottobre del 2016, gli agenti del Commissariato di polizia di Partinico, unitamente al personale della Guardia Costiera di Terrasini, a seguito del prelievo di tre campioni d’acqua nel torrente “Puddastri” sequestrarono un’altra discarica in contrada Parrini a Partinico, collocata esattamente sotto il viadotto autostradale A29 denominato “Puddastri”, al Km 30 + 600. Nella discarica vi era di tutto: Eternit, carcasse di autovetture, pneumatici usati, tritato di gomma e pannelli di guaina per uso edile, nonchè sfabbricidi vari sono finiti, in parte, nel torrente “Puddastri.

Data l’urgenza ed il pericolo incombente di inquinamento ambientale, le aree interessate, di libero accesso, sono state sequestrate: circa 1125 metri quadrati in totale. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire ai proprietari del sito e a quelli dei rifiuti trovati nell’area.

 

 

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