La città si è stretta attorno ai Di Marco, la famiglia mazarese stroncata dal naufragio del “Tre fratelli”

Si sono tenuti ieri i funerali di Vito Di Marco, in chiesa anche i due superstiti del naufragio Baldassare Giacalone e Giancarlo Esposto

funerali-vito-di-marco-motopesca-tre-fratelli-naufraggio-biscione-settembre-2014-mazara-marsala-marsalanews-www.marsalanews.itE’ stato celebrato questa mattina in una cattedrale gremita da amici, parenti e semplici cittadini il funerale di Vito Di Marco,  papà dei fratelli Daniele e Pietro ancora dispersi. Tutti e tre sono vittime del naufragio della barca “Tre Fratelli” avvenuto nella notte tra lunedì e martedì nel mare prospiciente la costa del Biscione. La città di Mazara si è stretta in un abbraccio attorno alla famiglia Di Marco. Si sono vissuti momenti drammatici in chiesa, scene strazianti hanno accompagnato la cerimonia, celebrata dal vescovo della  diocesi monsignor Domenico Mogavero. Incommensurabile il dolore della vedova e madre dei due giovani figli che sicuramente non faranno più rientro. La donna sorretta da Franceso Paolo, il terzo figlio, non ha mai smesso di piangere, una battuta di pesca ha stroncato la sua famiglia.

Presenti anche i due superstiti al naufragio, Baldassare Giacalone e Giancarlo Esposto.  Durante la cerimonia funebre Esposto ha accusato un malore, è stato subito assistito dottor Nino Arena che si trovava in chiesa e che ha fatto intervenire il personale di di una ambulanza. Giancarlo Esposto non si da pace, ha fatto di tutto per aiutare papà Di Marco ed i suoi due figli; ma le forti correnti e l’oscurità della notte non glielo hanno permesso. Quando ha capito che non riusciva a riunire il gruppo dei 5 naufraghi si è dedicato anima e corpo a Baldo Giacalone e se è ritornato a casa sicuramente è merito di Giancarlo Esposto. Le ricerche, malgrado le condizioni meteomarine, instabili proseguono interrottamente da martedì mattima, ma dei dei corpi di Pietro e Daniele non si ha ancora traccia. Si attende il perlustramento dei fondali accanto al relitto, ma le condizioni marine non hanno permesso ai sommozzatori dei vigili del fuoco di poter intervenire

Nel frattempo la cerimonia funebre è stata interrotta per qualche minuto. I presenti riuscivano a stento a trattenere le lacrime e il pensiero era costantemente rivolto ai due che ancora mancano all’appello, i figli di Vito che risultano ancora dispersi in mare. Presenti ai funerali le autorità civili, militari e religiose, con in testa il sindaco Nicola Cristaldi, il presidente del consiglio Vito Gancitano, nonché gli assessori e molti consiglieri comunali. In cattedrale anche una massiccia presenza di marittimi, cittadini, ma soprattutto parenti, conoscenti ed amici dei Di Marco. Molti ricordano il povero Vito come un uomo molto affabile, un grande lavoratore che si adattava a tutto, pur di portare il pane a casa. All’uscita del feretro dalla chiesa due lunghi applausi della folla hanno dato l’ultimo saluto alla salma. Poi il corteo funebre si è spostato verso il cimitero in un città desolata, svuotata e con le saracinesche abbassate in segno di lutto.

Le spese funerarie saranno coperte dal Comune di Mazara nel tentativo di lenire alle drammatiche condizioni economiche in cui versa la famiglia Di Marco. E’ stato diffuso altresì l’iban (IT 84 K030 6981 882100000005013) del conto corrente di Francesco Paolo Di Marco (il terzo figlio), residente in via Laurana, 19. Attraverso questo conto, chi volesse dare una mano ai Di Marco, potrà donare un contributo di qualsiasi importo. Nessuno, invece, è stato autorizzato a suonare i campanelli per chiedere offerte. Si tratta di sciacalli che stanno speculando sulla tragedia.

fonte: tele8

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