E’ iniziato “Blue Sea Land”, Mazara capitale naturale del Mediterraneo
Inaugurata ieri sera alla presenza di Autorità provenienti da tre continenti, Europa, Africa ed Asia, la quinta edizione Blue Sea Land, l’expo internazionale dei distretti agroalimentari, l’annuale vertice mondiale che mette a confronto le “diversità” del mondo (ricchi e poveri, amici e nemici, cristiani, musulmani, ebrei…) figli di una umanità senza confini e frontiere. Tutti insieme, da ieri fino a domenica prossima, a Mazara del Vallo per un percorso culturale, etnico, religioso, ma allo stesso tempo economico, produttivo, e sociale dove la gastronomia farà da trait d’union in grado di ammaliare i visitatori in un’esperienza multisensoriale all’insegna dei sapori di mare e di terra.
All’edizione 2016 di Blue Sea Land partecipanno: circa 300 aziende che espongono le proprie specialità negli stand a loro dedicati; circa 50 sono le delegazioni straniere presenti; 80 i buyers che prendono parte agli incontri BtoB a cura dell’Agenzia per il Commercio con l’Estero (ICE). Quest’anno Blue Sea Land è una manifestazione food saving, cioè contro lo spreco alimentare, grazie alla collaborazione della Regione Siciliana, Ministero dell’Ambiente, Banco Alimentare e Distretto Sicilia-Malta del Rotary International.
I Paesi main partner sono la Guinea Equatoriale e il Marocco. Le nazioni partecipanti saranno: Angola, Albania, Azerbaijan, Benin, Burkina Faso, Bosnia ed Erzegovina, Capo Verde, Cipro, Congo- Brazzaville, Costa D’Avorio, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Eritrea, Gabon, Gambia, Grecia, Ghana, Indonesia, Iraq, Kuwait, Mauritania, Marocco, Malta, Mozambico, Niger, Nigeria, Principato di Monaco, Sao Tome e Principe, Senegal, Somalia, Sud Africa, Sudan, Togo, Tunisia Turchia, Uganda, Zambia. Delegazioni di Buyers internazionali: Svizzera, Olanda, Belgio, RegnoUnito, Spagna, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Lettonia, Estonia, Polonia, Austria, Slovenia, Angola, Congo, Tunisia, Marocco, Ghana e Costa D’Avorio. Per quattro giorni, a Mazara del Vallo, 50 delegazioni, istituzionali ed imprenditoriali, provenienti da mezzo mondo tengono: incontri tecnico scientifici, divulgativi, politico culturali, laboratori di degustazione, show cooking nonchè l’Expo multi etnico . Tutti gli appuntamenti culinari sono gratuiti e aperti al grande pubblico.
Ieri sera si è tenuta l’inaugurazione nell’Aula consiliare “31 marzo 1946” con il convegno “Il dialogo tra i popoli: il progresso e la blue economy”, ma la rassegna entra nel vivo da oggi e proseguirà fino a domenica 9 ottobre. Alle ore 18:00 si aprono gli stand dell’Expo nel centro storico ed in particolare nella casbah, quartiere sito nel cuore della città, dedalo di vicoli di origine araba dove convivono pacificamente diverse culture, religioni ed etnie. Un quartiere ghetto recuperato, ristrutturato e rilanciato a “fiore all’occhiello” della Città dal sindaco Nicola Cristaldi che ne ha fatto un luogo molto gettonato dai turisti. All’interno del centro storico mazarese gli stand dedicati ai prodotti agroalimentari dei territori dei Paesi partecipanti e delle aziende partner accentreranno l’attenzione dei visitatorie con varie degustazioni di prodotti tipici siciliani e di manicaretti preparati dagli chef dei paesi partner: Marocco, Senegal, Ghana e Tunisia.
“Da cinque anni – dice l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici – Blue Sea Land rinnova il suo messaggio di pace tra i popoli del Mediterraneo. La Sicilia è la terra della bellezza e dell’accoglienza e Mazara la punta più avanzata che incarna il valore della contaminazione tra culture diverse”.
Al Blue Sea Land 2016 parteciperanno circa 300 aziende appartenenti al Cluster dei Distretti Agroalimentari che esporranno tutte le loro specialità: dai prodotti provenienti dalla filiera ittica ai prodotti agricoli con gli immancabili agrumi di Sicilia, quest’anno anche la Pesca di Bivona, la nocellara del Belice, pane e preparati con i grani antichi di Sicilia, soltanto per citarne alcuni. Non mancheranno il sale delle vicine saline , i vini, gli olii, birre e altre specialità artigianali. Grandi attrazioni saranno i due guinness dei primati “La Kubaita”, dolce tipico siciliano prodotto dall’Associazione “Ducezio” di Mazara del Vallo e dai pasticcieri del Mediterraneo che percorrerà le vie della Casbah ed il “Pane Cunzato” che sarà preparato lungo le vie del centro.
“L’Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo – aggiunge Giovanni Tumbiolo, ideatore e artefice del successo della rassegna internazionale – è una vetrina straordinaria per i nostri prodotti d’eccellenza che attira investimenti, favorisce accordi commerciali, avvicina i popoli e instaura rapporti solidi fra i Paesi”.
Giovanni Tumbiolo, riconfermato Presidente del Distretto della Pesca, in questi ultimi 10 anni ha coltivato accordi leali di cooperazione con Paesi del Mediterraneo, Africa e Medioriente, trasferito il know-how delle imprese siciliane, per proporre il modello distrettuale secondo la filosofia della Blue Economy. Ciò vuol dire creare ponti, dialogare.
Da parte di questi Paesi vi è un forte interesse a cambiare rotta in direzione della Blue Economy, dell’economia circolare, del restauro e della rigenerazione delle risorse naturali a partire dall’acqua. Mazara, la Sicilia, l’Italia, tramite patti internazionali promuoveranno la cooperazione fra i popoli del Mediterraneo, dell’Africa e dell’Oriente attraverso processi di ammodernamento della pesca e dell’acquacoltura.
Tutto il processo si basa sul dialogo, quale artefice della cooperazione internazionale, la chiave ideale del cambiamento, oggi più che mai necessario, per salvare i mari, le risorse sia marine che terrestri; fonti insostituibili della catena alimentare dell’umanità. Una ragione in più affinchè il Mondo, per un attimo, si fermi a riflettere: il petrolio muoverà i mezzi sulla terra, ma da sempre è l’acqua a mantenere la vita sul pianeta. La Blue Economy, a Mazara del Vallo, diventa una nuova edvaffascinante filosofia, “contaggiosa” ed inarrestabile, un modello da imitare, o meglio, da “esportare”.