Incidente sul lavoro, gravissimo un operaio di 22 anni del cantiere ferroviario di viale Lazio

Incidente sul lavoro con un ferito grave nei cantieri dell’anello ferroviario a Palermo. Un operaio della Marchese Group è caduto da un trivella utilizzata per lo scavo dei pali in cemento, nel cantiere di viale Lazio.

L’incidente si è verificato ieri pomeriggio. L’operaio  si trova in ospedale a Villa Sofia dove si trova in gravissime condizioni. la giovane vittima dell’incidente, B.G. di 22 anni, ha riportato un trauma cranico con emorragia cerebrale, frattura della teca cranica, fratture costali e vertebrali. “Dopo l’operazione – spiegano dall’ospedale Villa Sofia – nel reparto di Neurochirurgia il giovane operaio è stato intubato e trasferito nel reparto di Rianimazione: la prognosi resta riservata”.

“E’ l’ennesimo incidente nel comparto dell’edilizia e nell’ambito del cantiere della Tecnis. Un paio di mesi fa nello stesso cantiere si è ribaltata una gru mobile, per fortuna senza conseguenze per gli operai. E’ indice che qualcosa non va – dichiarano Ignazio Baudo per la Feneal Uil, Paolo D’Anca per la Cisl e Francesco Piastra per la Fillea – Nonostante le segnalazioni, persistono difficoltà economiche, gli operai della Marchese non prendono gli stipendi da 4 mesi e manca la serenità tra i lavoratori. C’è qualcosa che non va nell’anello e nella catena degli appalti. E le paventate ulteriori terziarizzazioni non ci convincono. Non si possono fare economie sulla pelle dei lavoratori”.

Le federazioni provinciali degli edili avevano chiesto nei mesi scorsi agli enti ispettivi di aprire un confronto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma la richiesta è rimasta inascoltata.

“Chiederemo alla Prefettura di convocare una riunione sul tema della sicurezza, considerato che gli incidenti sul lavoro continuano a ripetersi – aggiungono Baudo, D’Anca e Piastra – Solo l’Inail ha provveduto a programmare un incontro e ci ha segnalato un problema conseguente al Jobs Act, che ha unificato a livello nazionale gli enti ispettivi. In Sicilia ancora questo coordinamento non è nato e la programmazione degli interventi ispettivi avviene con difficoltà”.

fonte: www.blogsicilia.it

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