In arrivo un terremoto catastrofico in Sicilia, lo sostengono gli esperti

Gli studiosi ipotizzano ormai prossimo il grande terremoto che devasterebbe la Sicilia. E se c’è chi parla però di allarmismo inutile, ci sono studiosi che credono che possa essere possibile

Tempo scaduto? Era l’estate del 2012. Dalle macerie del terremoto emiliano spunta una voce. “La Sicilia potrebbe essere investita entro i prossimi 24 mesi da un terremoto senza precedenti”: una previsione agghiacciante. Alessandro Martelli, direttore del centro di ricerche dell’Enea di Bologna, fa tremare la terra e i cuori. Gli studiosi temevano già allora che nel Meridione avrebbe potuto verificarsi un terremoto di addirittura 7,5 gradi di magnitudo. Martelli era quindi preoccupato per la Sicilia.

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“Ci sono tre diversi algoritmi di previsione, due elaborati da esperti nazionali e uno da sismologi russi, concordi nel prevedere un forte evento sismico in questa zona, in un arco di tempo che va da pochi mesi ad un anno, forse anche due”. Il metodo, infatti, si basa sul lavoro con due algoritmi che individuano nell’attività moderata i precursori di un terremoto. “Questi strumenti – è Martelli che parla – non sono in grado di permettere evacuazioni o cose simili, ma sono utili per verificare lo stato di sicurezza di strutture importanti per organizzare la protezione civile e la popolazione. Si tratta di metodologie in fase di sviluppo avanzato ma che non sono ancora ben accette”. Cosa aspettarci in questi ultimi mesi dell’anno?

Ci sono studiosi – è questo il punto – che si dicono convinti che qualcosa di drammatico stia davvero per accadere. Secondo alcuni esperti il “Big One” sta per arrivare in terra sicula, mentre la Regione è al momento impreparata. L’80% dei siciliani infatti è senza piano di emergenza e rischia di non avere scampo se davvero arriverà il “Big One” (si parla di un sisma oltre i 7.5 gradi della scala Richter).

Negli ultimi due mesi nell’Isola le scosse si sono moltiplicate. Eolie, zona del Messinese, costa tirrenica, comprensorio etneo. Piccole scosse, ma quasi all’ordine del giorno. Martedì la terra ha tremato quattro volte (3.6 la vibrazione più forte) tra le province di Palermo e Messina. Il terremoto è stato avvertito in 12 comuni.

Gli studiosi ipotizzano il grande terremoto che devasterebbe l’isola siciliana. E se c’è chi parla però di allarmismo inutile l’Università di Trieste, l’Accademia russa delle Scienze e l’International Centre for Theoretical Physics, rilanciano: recenti studi affermano che i tempi sarebbero maturi per un violento terremoto tra la Sicilia e la Calabria. Peggio del sisma aquilano.

(Fonte: Siciliainformazioni.it)

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