Un altro impianto di compostaggio nel marsale, il Consiglio Comunale dispone un sopralluogo nell’area dove dovrà sorgere
L'impianto dovrebbe sorgere in contrada Giacatello, in variante allo strumento urbanistico di Marsala. La variante è stata chiesta da “Vivai del Sole”
Dopo la chiusura della discarica di Buttagane, i cui fumi “tossici” si riversavano nelle abitate borgate poco distanti, si ritorna a parlare di un nuovo impianto per i rifiuti a Marsala. Si tratta di un impianto di compostaggio di grandi dimensioni, simile a quello già esistente nei pressi del Lago Maimone (da tutti conosciuto come Mamuna) la Sicilfert. Una discarica i cui far confluire il cosiddetto “umido” della differenziata, alias l’organico, per la trasformazione in compost, ovvero una sorta di fertilizzante terricciato, ottenuto dalla decomposizione e dall’umificazione di un misto di materie organiche Un processo, tecnicamente biologico per residui vegetali o anche animali mediante l’azione di batteri e funghi, che da due inconvenienti: i cattivi odori che si sprigionano dalla decomposizione organica, la parte liquida della trasformazione, il percolato, che misto all’acqua piovana può raggiunger le falde idriche inquinandole.
Il Consiglio Comunale di Marsala ha dedicato ampio spazio alla trattazione del “punto 13” all’ordine del giorno, quello relativo alla realizzazione di un impianto di compostaggio di rifiuti non pericolosi per le operazioni R3, R4, R13 da eseguire in un lotto di terreno sito in contrada Giacatello, in variante allo strumento urbanistico (Ditta “Vivai del Sole”). In apertura dei lavori, il presidente Vincenzo Sturiano ha dato la parola al dirigente Settore Grandi Opere, ingegner Gian Franco D’Orazio, il quale ha informato il Consiglio Comunale della proroga di 30 giorni per rilasciare il parere ottenuta dal Comune, su richiesta dell’ufficio, nel corso della Conferenza di Servizi tenutasi nella mattinata a Palermo nella sede dell’assessorato alla Pubblica Utilità. Dopo un ampio dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Michele De Maria, Guglielmo Anastasi, Salvatore Di Girolamo, Pino Milazzo, Luigia Ingrassia, Arturo Galfano, Giuseppe Carnese, Walter Alagna, Antonio Augugliaro, Michele Accardi, il Consiglio ha deciso di effettuare giovedì mattina alle 9 un sopralluogo nell’area di contrada Giacatello, dove dovrà sorgere l’impianto a seguito della richiesta avanzata dalla Ditta “Vivai del Sole” per accertare se, in effetti, l’area si trova a breve distanza dai più vicini centri abitati.
Le esperienze passate insegnano che le discariche, pubbliche o private che siano, rappresentano una grave minaccia per l’ambiente, ma anche e soprattutto per l’uomo che vive nel circondario. L’esperienza Sicilfert, i cui odori nauseabondi ammorbano l’aria rendendola quasi irrespirabile, dovrebbe fare da monito. Lo scorso mese di Aprile i vigili urbani del Comune di Marsala effettuarono un Il blitz ella Sicilfert il cui esito venne accolto con soddisfazione dall’amministrazione comunale di Marsala.
Questo il comunicato stampa, pubblicato a suo tempo, riportante le firme del sindaco Giulia Adamo e dell’assessore Antonio Provenzano: “Esprimiamo apprezzamenti al Comandante della Polizia Municipale Dott. Menfi per l’operazione di Polizia Giudiziaria che vede tutt’ora in corso la perquisizione dell’impianto di compostaggio della Sicilfert. Un’operazione che mira ad accertare eventuali responsabilità in capo a chi gestisce l’impianto in ordine alla regolarità dei conferimenti del rifiuto organico provenienti non solo dal Comune di Marsala ma anche dagli altri Comuni dell’ex ATO Terra dei Fenici. Il Comune di Marsala si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento penale che dovesse instaurarsi a carico della Sicilfert srl e, nel contempo, manifestiamo la nostra disponibilità nei confronti dell’Autorità Giudiziaria nel porre in essere qualunque azione che possa agevolare l’individuazione di ogni e possibile responsabilità a carico di chiunque sia coinvolto nella vicenda. Da diverso tempo l’Amministrazione Comunale stava cercando una valida alternativa in ordine al conferimento del rifiuto organico atteso anche il regime di monopolio in cui opera la stessa Sicilfert; in tal senso, infatti, si è più volte sollecitato il Direttore Generale del Dipartimento Acque e Rifiuti (Assessorato Regionale) Dott. Lupo, al fine di accelerare la procedura per il finanziamento dell’impianto di compostaggio che dovrebbe sorgere presso il Comune di Calatafimi-Segesta, peraltro su un terreno confiscato alla mafia. Chiederemo un incontro urgente al nuovo assessore regionale perchè questo ennesimo episodio che si registra nel settore dello smaltimento dei rifiuti in Sicilia, ancorchè non accertata al momento alcuna responsabilità, spinga gli organi regionali nel giungere in tempi brevi alla realizzazione dell’impianto di Calatafimi che servirebbe i territori dell’intera provincia”.