Immigrazione clandestina: Maggiori controlli attorno alle Isole Egadi sono stati chiesti dal Sindaco dell’Arcipelago
L'Amministrazione Comunale delle Egadi chiede la convocazione di un tavolo tecnico in Prefettura per affrontare l’emergenza sbarchi e la "sicurezza" degli isolani
L’Amministrazione Comunale di Favignana chiede allo Stato il rafforzamento delle forze dell’ordine sulle isole dell’arcipelago delle Egadi per garantire maggiore sicurezza alla cittadinanza residente, ma anche per fronteggiare con tempestività gli sbarchi clandestini. La richiesta è stata avanzata dal primo cittadino Giuseppe Pagoto e dal vice sindaco, nonché assessore alle frazioni, Vincenzo Bevilacqua, all’indomani dell’ultimo sbarco che ha interessato, ancora una volta l’Isola di Marettimo, la più lontana delle tre isole.
Allo stesso tempo chiede che venga rafforzato il presidio sanitario, che al momento può contare su un solo medico, per assicurare la dovuta assistenza ai migranti, e anche per rassicurare la comunità egadina con interventi tempestivi che possano scongiurare eventuali problemi di natura igienico-sanitaria. La psicosi di Ebola non ha confini. E se i rischi che possa raggiungere la nostra terra a bordo di un barcone sono limitati, altre patologie di una certa gravità sono approdate comunque dall’Africa in Europa dove da tempo erano state debellate. L’Amministrazione delle Isole Egadi ringrazia, comunque, l’operato delle forze dell’ordine di stanza sull’Arcipelago per l’impegno e la dedizione con cui hanno fronteggiato gli sbarchi clandestini, e per il grande senso del dovere profuso al servizio del prossimo. Nel corso degli ultimi soccorsi prestati agli immigrati aggrappati sugli scogli di punta Libeccio, con il mare in tempesta è stato un esempio di grande professionalità.
Pagoto e Bevilacqua, rispettivamente Sindaco e Vice Sindaco dell’Arcipelago delle Egadi chiedono inoltre la convocazione di un tavolo tecnico in Prefettura per affrontare con la massima convergenza istituzionale l’emergenza sbarchi e adottare i provvedimenti del caso e i necessari protocolli per una gestione improntata al rispetto dei diritti dei migranti e alla tutela della salute pubblica. L’Amministrazione Comunale sta cercando, intanto, una soluzione utile, quanto veloce, per la rimozione delle due barche impiegate per gli sbarchi che sono finite con l’arenarsi sulle spiagge di Favignana e Marettimo, in piena Aria Marina Protetta. Ed’è proprio la Riserva che impone un preciso protocollo per scongiurare danni ambientali, derivanti dal trasferimento o smantellamento delle due imbarcazioni