Il Sindaco di Petrosino ed altre 6 persone rinviati a giudizio

MARSALA (TRAPANI) – Attività di gestione di rifiuti non autorizzata. È questo il reato contestato dalla Procura di Marsala al sindaco di Petrosino (Tp), Gaspare Giacalone, di 48 anni, al suo vice, Antonella Marcella Pellegrino, di 45, all’ex assessore Luca Badalucco, di 74, nonché a tre tecnici dello stesso Comune (Vincenzo Tumbarello, di 57, Gaspare Salvatore Anastasi, di 59, e Maurizio Giuseppe Cocchiara, di 51) e all’ex responsabile del servizio igiene della “Belice Ambiente” Giacomo Pantaleo, di 50. I sette indagati sono stati citati a giudizio dal pm Niccolò Volpe.

La prima udienza del processo, davanti al giudice unico del Tribunale di Marsala, è stata fissata per il prossimo 26 febbraio. Secondo l’accusa, i sette indagati, in concorso tra loro, e ognuno per le rispettive qualifiche, avrebbero effettuato “attività di raccolta e successivo deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi all’interno dell’area di proprietà del Comune adibita a depuratore, in località Gazzarella, in assenza dei requisiti tecnici essenziali previsti dalla normativa di settore”. I rifiuti depositati nella zona del depuratore sono quelli che a fine giugno 2016 furono raccolti in mare e sul litorale dai volontari di alcune associazioni locali nel corso di “Beach Clean Up”. I volontari misero i rifiuti dentro dei sacchi neri e li portarono in un’area del deposito comunale dei mezzi per la raccolta dei rifiuti.

Sulla sua pagina Facebook, però, il sindaco Giacalone afferma che si trattava solo di “alcune sterpaglie” e che nelle “sedi opportune” verrà spiegato “cosa è veramente successo”.
fonte (ANSA).

 

Dichiarazione del Sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, rilasciata attraverso un post su Facebook:
“Nell’estate 2016, in piena emergenza rifiuti, succede che al deposito comunale dei mezzi per raccolta vengono lasciate alcune sterpaglie. Non si tratta assolutamente di rifiuti pericolosi e nemmeno di rifiuti comuni, per essere chiari. A seguito di un esposto, si apre un procedimento che riguarda diversi dipendenti comunali, il vice-sindaco, l’assessore pro-tempore ed anche me. In tutta sincerità penso che l’apertura del procedimento non sia soltanto un atto dovuto ma è anche giustissimo perché permetterà di spiegare bene e nelle sedi opportune cosa sia successo veramente. Ma, soprattutto,  far capire quanto un sindaco possa effettivamente saperne se succedono situazioni simili. Come sempre, vi terrò aggiornati su questa vicenda. Ci tengo a dire che sono orgoglioso di tutte le battaglie fatte in questi anni per tenere Petrosino pulitissima e di ogni azione intrapresa per combattere coloro che sui rifiuti hanno tentato di fare affari d’oro. Se per qualche sterpaglia devo affrontare questa prova, l’affronterò con determinazione e serenità”.

 

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