Il Sindaco di Marsala, dopo 5 anni di “silenzio” ritorna ad occuparsi dell’ospedale
Il Sindaco di Marsala, dopo 5 anni di “silenzio” ritorna ad occuparsi dell’ospedale e della sua mancata efficienza
Il Sindaco di Marsala, dopo 5 anni di “silienzio” ritorna a parlare di ospedale e delle carenze nella sanità pubblica che inevitabilmente si ripercuotono sulla popolazione. Meglio tardi che mai. Del resto da medico, primario di cardiologia in pensione, dovrebbe essere ben ferrato in materia. Durante la sindacatura di Giulia Adamo, da segretario comunale del PD di all’ora, aveva sferrato numerosi attacchi sul funzionamento del Paolo Borsellino e sulle “responsabilità” indirette dell’allora primo cittadino. Ma erano altri tempi, si apprestava a diventare sindaco e a far “meglio” di chi lo aveva preceduto. A tal riguardo non ci esprimiamo.
Quel che dovrebbe far riflettere, invece, sono gli ultimi 5 anni di “silenzio” del sindaco sulle disfunzioni del Paolo Borsellino. Seppure il buon funzionamento del Paolo Borsellino non rientra fra le sue competenze, quest’ultimo, da responsabile della salute pubblica aveva il dovere di accertarsi sulla qualità dell’assistenza sanitaria erogata ai suoi cittadini. Il sindaco non ha preso posizione anche quando l’Asp privó Marsala dell’Ospedale e del Pronto soccorso del Paolo Borsellino per trasformare la struttura di Cardilla in un presidio sanitario Covid Hospital. Non sta a noi sindacare sull’operato del sindaco in materia sanitaria, spetta agli elettori l’ultima “parola”. Da parte nostra questa è solo una precisazione per dovere di cronaca.
Il “Paolo Borsellino”, ospedale Dea di primo livello di Marsala, non è al pieno delle sue funzioni: posti letto insufficienti a causa della croniche carenza di personale medico, infermieristico ed inserviente. La denuncia viene fuori da un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del sindaco di Marsala al termine di un incontro al Palazzo Municipale con il direttore generale dell’Asp della provincia di Trapani, Gioacchino Oddo. Come è noto l’ospedale di Marsala, dopo un “breve” periodo di trasformazione in Covid Hospital, ha da poco ripreso la sua attività e con non poche difficoltà a cominciare dalla grave carenza di personale che si registra nei diversi reparti. Tutto ció si riversa sull’utenza con insufficienza di posti letto nell’area medica. Un vero controsenso per un complesso ospedaliero che, come struttura, non ha eguali in provincia.
La mancanza di medici e infermieri limita l’operatività dell’ospedale e pone sotto stress il poco personale che vi presta servizio. Tali problematiche erano state riferite lo scorso 7 maggio all’Assessore Regionale alla Sanità Alessandro Razza, durante la sua visita a Marsala. In quell’occasione il rappresentante del governo regionale aveva annunciato la nascita di un nuovo ospedale covid, in una ala del vecchio ospedale San Biagio. Il sindaco aveva sollecitato, invece, la realizzazione di un reparto specialistico in malattie infettive che potrebbe tornare utile anche in caso di presenza di soggetti affetti dal Coronavirus. Tale nuovo complesso, adeguato con 18-20 posti letto e rianimazione, avrebbe potuto trovare ubicazione nella struttura del Campus Biomedico o in un’altra sede sempre vicina al nosocomio. In tal modo si realizzerebbe un qualcosa di molto simile a quello che avviene negli ospedali più moderni in Italia.
Nel corso dell’incontro è stato richiesto al Direttore Oddo dell’Asp che il potenziamento del Paolo Borsellino con tre nuove divisioni: Oncologia, Pneumologia e Anatomia patologica. In particolare il sindaco ha fatto presente che non è corretto che gli ammalati marsalesi che soffrono di patologie oncologiche e che necessitano per la maggior parte di cure specifiche, debbono farle in altre città o addirittura fuori provincia, con gravi disagi. Infine il sindaco di Marsala ha chiesto al Direttore Oddo una maggiore operatività del Cup, per le prenotazioni delle visite specialistiche e/o di altri accertamenti, visto che la sanità sta riprendendo il suo normale decorso.
Da parte sua il direttore generale Gioacchino Oddo, dopo avere ascoltato le richieste del Sindaco si è così espresso: “Il potenziamento e l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria sul territorio nell’accezione più ampia del termine sono alcuni fra i punti prioritari di questa direzione aziendale” Il direttore generale facente funzioni dell’Asp di Trapani, Gioacchino Oddo ha detto, altresì: “E’ indispensabile che la pianificazione avvenga sulla base di un progetto strutturato affinché anche la recente esperienza maturata nel periodo Covid diventi parte integrante del sistema. A questo fine – ha precisato Oddo – è necessario garantire le attività di prevenzione, diagnostica, riabilitazione, sorveglianza epidemiologica, con il supporto di un’ adeguata implementazione di assunzioni e definizioni di profili professionali”.
Al riguardo la direzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani ha attivato tutte le procedure concorsuali per la copertura dei posti vacanti comprese 5 direzioni di struttura complessa che verranno completate entro fine luglio. In particolare: direttore di struttura complessa rispettivamente dei Distretti sanitari di Alcamo, Castelvetrano, Marsala, Malattie infettive P.O. Marsala, di Unità operativa complessa Assistenza territoriale Materno Infantile. L’Asp punta alla definitiva ottimizzazione dell’offerta sanitaria al fine di fornire le migliori risposte ai bisogni espressi dal territorio.
Tanti buoni propositi, quindi, per una sanità efficiente e di qualità a Marsala. Si auspica che ció venga realizzato e che non siano solo “specchietti per allodole”, o peggio sterili promesse di campagna elettorale