I Moderati a Marsala sarebbero pronti a sostenere la candidatura di Di Girolamo
La Federazione dei Moderati di Marsala, il cartello politico, composto da Udc, Futuro per Marsala, Uniti si può, Rinascita Marsalese, Progettiamo Marsala, ieri sera ha incontrato il candidato sindaco del Pd, Alberto Di Girolamo per delineare l’accordo per una strategia comune, in vista delle elezioni di maggio. Diversi sono stati i temi posti sul tavolo e le garanzie richieste da ambi le parti per il raggiungimento dello scopo comune, amministrare Marsala per il prossimo quinquennio. Pare che il PD ed i Moderati abbiano trovato un’intesa politica. Se ne saprà molto di più m mercoledì prossimo, giorno in cui potrebbe essere ufficializzato l’accordo. In parte se ne parlava da tempo negli ambienti politici, in quanto l’UDC di Giovanni Sinacori e Futuro per Marsala di Massimo Grillo, avevano lasciato intendere una certa complicità. C’è chi sostiene infatti che Alberto Di Girolamo, in virtù di un accordo, abbia ricevuto dai due schieramenti aiuti per vincere le primarie. Resta, comunque, il nocciolo di “Progettiamo Marsala” la lista civica diretta da Enrico Russo che si era posta come l’unica alternativa “all’arroganza” del Pd”. Avranno fatto un passo indietro? O si tirano fuori? Questa intesa PD – Moderati è poco chiara ed è costernata da evidenti contraddizioni. Primo fra tutti il veto posto per gli “amici“ di Giulia Adamo, Tante volte ha “tuonato” il dottore Di Girolamo su coloro che hanno amministrato con il precedente sindaco, ritenuti corresponsabili del “fallimento” di quella stagione politica. L’UDC ha amministrato con l’Adamo ed aveva assessori in giunta. L’interpretazione, di quanto sta accadendo, non è per nulla facile. Anzi è equivoca e spinge una parte del PD a chiedere sempre più insistentemente di cercare di ricucire le crepe interne, piuttosto che lasciarsi abbindolare da labili alleanze esterne che lasciano il tempo che trovano. Anna Maria Angileri e Luigi Giacalone, i due candidati alle primarie, come tanti altri militanti del PD si sentono oscurati, messi da parte, ignorati, da un politica “progressiva” che apre le porte alle altre forze politiche, traccia accordi e stipula alleanze con chicchessia. Anche l’on. Antonio Parrinello, Capo di Gabinetto dell’Assessore all’Agricoltura, ritiene pericolosa e poco producente, al fine del raggiungimento degli scopi, la strategia adottata subito dopo le primarie. Parrinello sostiene che così facendo, Alberto Di Girolamo rischia di perdere le elezioni.
Ritorniamo, comunque, al presunto accordo, raggiunto tra il PD e la Federazione dei moderati. La notizia, che ha dell’eclatante, è stata riportata da un portale internet della città, che tra l’altro è molto vicino al Movimento Futuro per Marsala. In questo caso verrebbero meno alcune delle sedici ipoteche candidature a sindaco di Marsala. Ad accordo raggiunto uscirebbero di scena le candidature di Massimo Grillo, Giovanni Sinacori e Paolo Ruggieri. Intanto, in città, continua ad appassionare gli elettori il toto sindaco. Alla luce degli ultimi stravolgimenti va aggiornato il quadro politico e riviste le candidature. Oltre a quella di Alberto Di Girolamo si parla sempre più insistentemente delle candidature di Giacomo Dugo, voluto da Giulia Adamo e del notaio Salvatore Lombardo “invocato” da buona parte della popolazione. Qualora il notaio scendesse realmente in campo, in prima persona o in appoggio ad un candidato forte ed apprezzato, Vincenzo Sturiano di articolo 4 sarebbe intenzionato a fare un passo indietro. Restano in scena, altresì Massimo Ombra e Stefano Pellegrino in alternativa a Enzo Domingo in uno scenario di centro destra allargato. Poi in lizza vi sono Pino Ferrantelli per la DC, Antonio Angileri per 5 Stelle, Vincenzo Forti per S.O.S. Marsala, Patrizio Sala per una lista “fai da te”.
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