I Consigli Comunali di Trapani, Marsala deliberano per la protesta al fianco dell’ANCI

L'eurodeputato Michela Giuffrida si schiera al fianco degli Enti Locali e dell'ANCI Sicilia per dire no ai tagli indiscriminati

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I Comuni Siciliani affiancano l’ANCI per contestare i tagli indiscriminati alle risorse degli Enti Locali e, a loro sostegno interviene anche l’eurodeputato Michela Giuffrida. Ieri sera i Consigli Comunali, appositamente convocati con all’ordine del giorno un atto deliberativo di sostegno all’ANCI, hanno deliberato contro la politica del Governo nazionale che penalizza sempre più i Comuni e spinge le amministrazioni comunali a incidere sulla contribuzione pubblica dei cittadini. Anche Trapani, Marsala e Petrosino hanno fatto la propria parte votando in Consiglio Comunale il proprio dissenso ai tagli indiscriminati dei finanziamenti dello Stato e della Regione ai Comuni. La pressione tributaria sui cittadini è sempre più opprimente, per cui è giunta l’ora di avviare tutte le forme di protesta necessarie a far capire al Governo nazionale, e a quello regionale, che la spending review va rivista. Non può essere sempre l’anello più debole a sobaccarsi il carico maggiore!

Dello stesso parere è l’eurodeputato Michela Giuffrida:  “Nel giorno in cui si mobilitano i consigli comunali sono vicina ai Sindaci ed alle amministrazioni locali. Le difficoltà economiche delle casse pubbliche non si risolvono con tagli indiscriminati o gravando di tasse chi già soffre una crisi senza precedenti, come nel caso dell’Imu sui terreni agricoli. La riduzione dei trasferimenti statali e regionali – prosegue  Michela Giuffrida, europarlamentare del PD e componente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale e di quella sviluppo regionale del Parlamento Europeo – grava su chi è a contatto diretto con i cittadini e sente forte il peso delle loro difficoltà; gli amministratori locali oggi sono sempre più il front office dei problemi della gente, tagliare risorse e trasformarli in esattori statali rischia di renderli bersaglio delle tensioni sociali. Cresce esponenzialmente il numero di enti costretto al dissesto finanziario, un passo che il legislatore ha invece immaginato come eccezionale. E anche in questo caso, con tasse più’ esose e servizi azzerati, a pagare sono i cittadini.  Ad aggravare la situazione il pasticcio dell’ Imu agricola che aggiunge ulteriori difficoltà ad un settore già allo stremo in Sicilia. Stato, Regione ed Anci – conclude l’ eurodeputato – trovino un percorso condiviso per riequilibrare la distribuzione delle risorse con una gestione intelligente dei sacrifici”.

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