I Carabinieri arrestano due persone a Castelvetrano
Nella mattinata del 15 settembre i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile eseguivano, notificandola all’interessato, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Fabio Circello, 31enne castelvetranese, già noto agli uffici giudiziari.
Nello specifico il Circello:
- durante la notte del 23 gennaio 2016, dopo aver fatto salire sulla sua auto un giovane rumeno, minacciandolo con una pistola semiautomatica, si allontanava da questo centro abitato; giunto in una zona periferica di campagna, minacciava e colpiva ripetutamente con calci e pugni il malcapitato, al quale sferrava una coltellata nella mano destra, gli asportava il telefono cellulare, il portafogli contenente la somma contante di €100,00 circa e vari documenti personali, lasciandolo sul posto gravemente ferito;
- il pomeriggio del 24 febbraio 2017 avrebbe tentato di uccidere con un fendente un coetaneo castelvetranese, delitto commesso con premeditazione in quanto lo riteneva responsabile del danneggiamento seguito da incendio dell’autovettura di suo padre.
I reati contestati al Circello vanno dal porto abusivo di armi, lesioni personali aggravate, rapina, sequestro di persona e tentato omicidio. Già condotto agli arresti domiciliari da quest’Arma, commetteva varie violazioni alla misura cautelare, e per questo veniva destinato a regime più grave.
Una volta tratto in arresto, difatti, è stato tradotto dagli operanti presso la casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani, a disposizione dell’autorità giudiziaria mandante.
Nel primo pomeriggio del 15 settembre i militari della dipendente Aliquota Radiomobile hanno tratto in arresto Ansumana Njie, 30enne di origini senegalesi, disoccupato e anch’egli soggetto noto alle forze dell’ordine. Il predetto, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in quanto in attesa di giudizio per un ulteriore reato commesso in data 13 settembre scorso, in occasione di un controllo non veniva trovato presso la sua abitazione. L’arrestato, dopo le formalità di rito e su disposizione dell’A.G. marsalese, veniva ricondotto in regime degli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo.