Allarme ISIS nel trapanese, il senatore Santangelo ha presentato interrogazione
Gli ultimi gravissimi fatti di sangue perpetrati dai terroristi dell’ISIS dimostrano che il terrorismo del califfato nero viene esportato, con estrema facilità, nel mondo. Pertanto non vi è Paese, Regione, territorio che possa sentirsi in una botte di ferro; tutti sono, pardon, siamo in pericolo.
La Sicilia potrebbe essere un obiettivo a rischio di attentati, per le sue basi aeree che controllano il Mediterraneo, quale avamposto avanzato della NATO, da cui sono partiti, nel recente passato, raid aerei verso l’Africa ed il Medio Oriente. Inoltre sull’Isola è presente una grossa comunità islamica a si aggiungono centinaia di centri di accoglienza per immigrati che, alla luce di quanto accaduto a Parigi, fanno paura. Nessuno sa se fra loro possono esserci nascoste cellule dell’ISIS, jaidiste o estremiste filo terroristiche.
Non si hanno notizie, invece, su cosa si stia facendo in provincia di Trapani sul fronte della prevenzione, controllo e repressione del terrorismo. E, in modo particolare quali misure di sicurezza sono in atto, dopo gli attentati di Parigi. Il territorio della provincia di Trapani è a rischio, come quello di tutto il Paese dove è stato innalzato il livello di attenzione sugli obiettivi sensibili e su tutto il territorio e sono state rafforzate le misure di sicurezza, elevando il grado di emergenza al secondo livello, che consente l’assetto operativo dei reparti speciali, nonché l’intervento immediato e il coinvolgimento delle forze speciali militari.
Con lo spirito di cittadino abitante in provincia di Trapani, ma anche da esponente parlamentare del Movimento 5 Stelle, eletto al Senato proprio in questo territorio, il portavoce Vincenzo Maurizio Santangelo ha presentato al Ministro Angelino Alfano un’interrogazione per chiedere quali misure siano state adottate per il territorio trapanese dopo i tragici fatti di Parigi. La richiesta di chiarimenti nasce dalla consapevolezza che in Italia, e soprattutto a Roma, è stato già sensibilmente innalzato il livello di attenzione rispetto agli obiettivi sensibili.
“Nel territorio trapanese – si legge nell’interrogazione – sono presenti una stazione di pompaggio e snodo, chiamata TMPC (Trans Mediterranean Pipeline Company) a Mazara del Vallo, in località Capo Feto, punto di arrivo del tratto di gasdotto s
ottomarino compreso tra Capo Bon (Tunisia) e la stessa città, nonchè, l’aeroporto civile-militare “Vincenzo Florio” e la base del 37 ° Stormo dell’Aeronautica. Oltre a questi, vi sono zone di interesse turistico come le aree archeologiche di Selinunte e Segesta, il Centro Ettore Maiorana di Erice, che potrebbero essere considerati comunque obiettivi sensibili per le note vicende legate al terrorismo”.
Alla luce del vertice per l’emergenza terrorismo tenutosi qualche giorno fa nella prefettura di Palermo e viste, le misure adottate soprattutto all’esterno dello scalo aeroportuale “Falcone e Borsellino”, dove i controlli sui passeggeri sono già stati elevati al livello 2, il senatore Santangelo ritiene che tale provvedimento debba essere esteso anche al trapanese. “Infatti – continua il portavoce M5S – vi sono i presupposti per adottare analoghe misure di sicurezza consentendo così, l’assetto operativo dei reparti speciali e l’intervento immediato delle forze speciali militari.
Il Ministro adesso risponda e chiarisca, se intende adottare ma soprattutto impegnare risorse per potenziare la vigilanza, ma soprattutto, le capacità logistiche a disposizioni delle forze dell’ordine preposti alla sicurezza pubblica nel territorio trapanese. Anche l’ex Provincia di Trapani, deve essere trattata e monitorata come Palermo o addirittura come già fatto ad Agrigento per la Valle dei Templi. Bisogna garantire il rispetto degli standard di sicurezza adeguati ai rischi che potrebbero derivare dalla presenza di obiettivi sensibili, come il TMPC o l’aeroporto civile e militare di Trapani-Birgi. Inoltre visto l’elenco dei 13mila obiettivi sensibili predisposto dal Ministero dell’Interno già dal settembre 2001, ci dica lo stesso Ministro Alfano quali sono gli obiettivi sensibili potenziali bersaglio di attacchi terroristici, identificati in Sicilia”.