Ha adescato, drogato e violentato un quindicenne per sei mesi, il PM ha chiesto 15 anni per il “mostro”
PALERMO: Sotto processo Santo Lo Galbo, accusato di avere adescato, drogato e violentato il quindicenne per sei mesi
“Condannate Santo Lo Galbo a 15 anni di reclusione”. Così il pubblico ministero Chiara Capoluongo ha concluso la requisitoria del processo davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Palermo che vede alla sbarra il trentottenne palermitano accusato di violenza sessuale aggravata e spaccio di stupefacenti per aver adescato e violentato un ragazzino bengalese di 15 anni dopo avergli dato marijuana, cocaina ed eroina.
Lo Galbo venne arrestato il 17 dicembre 2016 dalla polizia dopo una disperata telefonata della vittima, che raccontò gli abusi subiti per oltre sei mesi. Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’imputato agganciò il ragazzino tra i vicoli di Ballarò e della Vucciria. Lo vedeva spesso giocare con altri amici. Prima con qualche chiacchiera, poi con una Coca Cola in compagnia, poi ancora con uno spinello in compagnia, Lo Galbo entrò in confidenza con il ragazzino. Fino a quando l’imputato lo invitò a casa e il ragazzino accettò, ignaro che sarebbe iniziato il suo incubo.
Dalla marijuana in un attimo si passò alla cocaina e all’eroina, e subito cominciarono le richieste sessuali. In oltre sei mesi, secondo il racconto del ragazzino agli inquirenti, sono stati sedici gli episodi di abusi subiti dal quindicenne.