Guerra contro la Libia, i droni potranno partire dalla Sicilia
La luce verde di Roma alla partenza di droni armati Usa dal territorio italiano. Potranno essere usati solo a scopo di difesa, per proteggere le operazioni delle forze speciali Usa in Libia. Ma la Casa Bianca spinge l’Italia a dire sì anche alle operazioni offensive
Arriva l’ok dell’Italia agli Stati Uniti: i droni militari potranno partire dalla base siciliana di Sigonella. I droni armati Usa a cui l’Italia ha dato il permesso di partire alla volta della Libia per missione difensive sono basati dal 2011 nella base di Sigonella, in Sicilia.
Lo scrive il Wall Street Journal, secondo cui l’amministrazione Obama sta ancora tentando di persuadere il governo italiano ad autorizzare l’uso dei droni anche in operazioni offensive, come quella condotta venerdì scorso contro un campo dell’Isis a Sabratha, nel nordovest della Libia. In quell’occasione sono stati uccisi almeno 30 jihadisti, e tra questi quasi certamente anche la mente degli attentati al museo del Bardo di Tunisi e del resort della spiaggia di Sousa, sempre in Tunisia. In questo caso i droni sono partiti da una base militare in Inghilterra. Finora – scrive ancora il Wsj – l’Italia si è rifiutata di cedere su questo punto, per paura di accendere una opposizione interna contro la guerra, specialmente nel caso che nel corso delle operazioni dei droni ci possano essere delle vittime civili.
Con il coinvolgimento della Base Aerea di Sigonella, i droni armati dagli americani saranno impiegati per missione difensive in Libia, viene lecito chiedersi quale sarà il ruolo dell’Aeroporto Militare di Birgi, altra roccaforte della Nato nel Mediterraneo. Una domanda difficile a cui poter rispondere, visto che in passato l’aeroporto trapanese venne impiegato attivamente nella guerra sferrata contro Mu’ammar Gheddafi ed il suo regime militare