Gli alunni della “Collodi-Sturzo” di Marausa a Palermo per “fare squadra contro la mafia”
L’Istituto Comprensivo “Collodi Sturzo” di Marausa, piccola frazione alle porte di Trapani, ha partecipato alla Cerimonia Commemorativa del 25° anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, la manifestazione che ha visto “sbarcare” a Palermo migliaia di studenti provenienti da tutto il Paese. Una manifestazione unica con la quale si è voluto onorare l’operato dei magistrati, Giovanni Falcone, caduto nell’eccidio di Capaci il 23 Maggio 1992 assieme alla moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro) e Paolo Borsellino deceduto nell’attentato di via D’Amelio il 19 Luglio 1992 assieme ai suoi “angeli custodi” (Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina).
Gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Collodi Sturzo” di Marausa (Trapani) diretto da Maria Letizia Natalia Gentile hanno partecipato alla manifestazione con grande determinazione e commozione avendo appreso negli ultimi mesi dei più eclatanti fatti di mafia che sconvolsero la Sicilia attraverso uno specifico percorso formativo: “Facciamo”. Il progetto, finanziato dal “Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana”, ha impegnato gli alunni – sotto la guida dell’esperto incaricato Clara Daidone – nella ricostruzione di alcune delle più buie pagine della storia siciliana, quella degli anni ’80 e ’90. Quindi la visita di istruzione ai “Giardini della memoria” a San Giuseppe Jato (il luogo in cui è stato sciolto il corpicino di Giuseppe Di Matteo, la cui unica colpa era stata quella di essere il figlio di un mafioso pentito) e alla “Casa della memoria Felicia e Peppino Impastato” di Cinisi (altra vittima bianca della mafia, il giovane Peppino che si oppose con tutte le sue forze al boss del Paese).
La giornata palermitana per gli alunni della “Collodi Sturzo” di Marausa è stata molto intensa ed educativa. Gli alunni, accompagnati dai docenti (Claudia Piro, Basiricò Filippa, Francesco Zizzo e Rosanna Bavetta) si sono uniti alla folla oceanica che si è riversata per le strade per rendere omaggio ai due magistrati simbolo della lotta alla mafia e altre vittime. Le Celebrazioni, iniziate con lo sbarco della “Nave della Legalità” (partita da Civitavecchia) su cui viaggiavano oltre ai studenti alcune fra le massime Autorità dello Stato (il presidente del Senato Pietro Grasso, il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti), è continuata con le manifestazioni al Villaggio della Legalità, nell’aula Bunker e a piazza Magione. Gli alunni, attraverso animazione, laboratori creativi e momenti di intrattenimento promossi dalle associazioni antimafia, hanno incontrato Don Ciotti di Libera e Maria Borsellino, la sorella di Paolo.
Grazie alla collaborazione delle Forze dell’Ordine che hanno messo a disposizione i loro mezzi, è stato possibile raggiungere Via D’Amelio da dove partiva il primo dei due Cortei della Pace per ricordare tutte le vittime della mafia (l’altro dall’aula bunker del Tribunale) che si incontravano sotto l’albero di Falcone, in via Notarbartolo. Quindi il canto liberatorio della folla assieme ai cantanti Giuliano Sangiorgi che ha intonato “Meraviglioso” e Erman Meta che ha cantato “Vietato Morire”. Quindi il minuto di silenzio alle 17.58, anticipato dal suono di tromba, a cui è seguito un lunghissimo applauso, tra la commozione dei presenti. Maria Falcone e Pietro Grasso (presidente del Senato) hanno rimarcato l’importanza della lotta costante e continua alla mafia e ad ogni forma d’illegalità, che deve essere sentita in ognuno di noi e perseguita ogni giorno.
Il progetto “Facciamo squadra contro la mafia”, oltre alla partecipazione alle celebrazioni in onore a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino che si sono tenute a Palermo, si è arricchito con la produzione di uno spot video sulla “memoria”. Il video realizzato con il supporto logistico della Azienda Cinematografica Hermes Association, sarà presentato nel corso della manifestazione conclusiva per la legalità dell’8 giugno 2017 che si terrà presso la sede centrale dell’Istituto Comprensivo “Collodi Sturzo” di Marausa (Trapani); al termine del quale si inaugurerà la biblioteca scolastica intestata a Giuseppe Montalto, l’agente di polizia penitenziaria ucciso dalla mafia il 13 dicembre del 1995 a Palma, frazione di Trapani, perché aveva sequestrato un bigliettino fatto arrivare in carcere ai boss.
Antonino Ampola