Gabriella Signorello: “Sogni itinerati e viaggi coloranti”

In esposizione fino al 9 giugno a Marsala, all’Ente Mostra di Pittura, Gabriella Signorello

In punta di piedi, nella sala silente del Carmine, ho pensato di passeggiare dentro un mondo di disperato sentire. La partizione degli spazi infiniti, la precisione di contorni accennati per caso, le schiume d’olio lasciate in secco come barche pronte ad una nuova estate solitaria, mi hanno lasciato percepire un vuoto, una mancanza angosciata, una perenne sintonia di rumori assordanti dentro.

L’anima di Gabriella Signorello, partecipe di un viaggio consolatorio quanto gioioso, mi ha investito come una brezza di mare spruzzata di desiderio di nuova vita. Le opere, allineate per tempo sui muri di questo spazio, sbigottiscono esse stesse del loro viaggiare sincronico nei vari momenti pittorici di questa nuova, interessante, pittrice marsalese. Le porzioni di materiali utilizzati mai per caso, ma per voglia di creativo riciclo, ospitano le emozioni pittoriche di diverso cromatismo, e di differente spirometria: respiro continuo come quello di un bimbo in viaggio dal ventre materno al mondo che lo attende nella luce tenue e mista dei paesaggi vangoghiani, delle scivolature oleose rothkochiane, delle screpolature delle terrecotte morandiane, lasciate indietro, vuote, immancabili contenitori di emozioni dimenticate al sole.

Gabriella Signorello dedica questo suo viaggio, nel suo paesaggio interiore, allo spirito amato da sempre, un uomo dolce e pacato come le opere di lei, proiettate verso la ricerca di una stabilità emozionale che solo l’arte riesce a donare nella dinamica fissità di un pensiero che si muove col respiro di chi lo anima, dipingendo, colorando, pensando, creando, inventando nuove realtà esteriori, e assorbendone e proiettandone il sentire attraverso il proprio spirito di non comune capacità osmotica.

Sal Giampino

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