Formazione professionale, in 5 mila rischiano il posto in Sicilia

formazione-professionale-regione-sicilia-lege-riforma-attesa-sciopero-contestazione-palermo-www.marsalanews.it-marsala-news-informazione-notizieIl sistema della formazione professionale conta in tutto 9 mila lavoratori, di cui al momento solo 900 sono in servizio presso gli enti. Le misure messe in campo dal governo regionale prevedono nei prossimi mesi l’impiego di 4 mila persone, mentre altre 5 mila rischiano di non percepire neanche un ammortizzatore sociale.

Sono i numeri che l’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, porterà oggi a Roma per chiedere al ministero del Lavoro un aiuto per la riforma del settore. Al sottosegretario Luigi Bobba, Marziano spiegherà che ogni anno servono 200 milioni per il settore ma che le somme sono insufficienti a varare gli interventi necessari a ridurre il numero del personale. La prima richiesta sarà quella di dichiarare lo stato di crisi per poi intervenire con prepensionamenti, incentivi all’esodo ed erogazione della cassa integrazione.

I lavoratori sono fermi ormai dall’8 di aprile del 2015 e, peraltro, la Sicilia è indietro rispetto all’erogazione delle politiche attive. Una regione come la Sicilia non si può permettere ritardi su ritardi, bisogna agire subito e con scelte coraggiose”.

A chiederlo in una nota unitaria sono i sindacati della Formazione professionale, Flc Cgil Cisl Scuola e Uil Scuola Sicilia. “Urge una programmazione di politiche del lavoro che coinvolgano giovani e lavoratori di aziende in crisi per allinearsi con le attività poste in essere nelle altre regioni d’Europa. Il governo regionale agisca, acceleri le procedure e risolva i problemi di accreditamento dei soggetti titolati ad operare, e soprattutto deliberi lo stato di crisi del settore, che vede migliaia di persone in sofferenza, tra lavoratori sospesi, licenziati, in attesa di ammortizzatori sociali, sia tra quelli degli ex sportelli multifunzionali sia tra quelli delle filiere formative e dell’Istruzione e Formazione professionale”.

I sindacati chiedono “intervengano gli assessori Miccichè e Marziano, i dirigenti del dipartimento Lavoro e del dipartimento Istruzione accelerino le procedure e diano risposte alle centinaia di migliaia di giovani, di lavoratori in cerca di occupazione, ai disoccupati ed a tutti i soggetti in transizione, riattivando le azioni da troppo tempo interrotte, e soprattutto il governo regionale apra un tavolo di confronto col governo nazionale e le confederazioni sindacali, faccia proposte per azioni straordinarie di tutela e di accompagnamento all’esodo, si occupi del destino dei lavoratori del comparto:~ su questi temi scottanti, non si può più temporeggiare”.

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