“Fino alla fine del cielo”: La Uil Trapani dice “No” alla violenza sulle donne
Un momento di sensibilizzazione e riflessione per dire “No” alla violenza sulle donne. La Uil Trapani, con il proprio coordinamento Pari opportunità, ha voluto dare il proprio contributo nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” con una manifestazione intitolata “Fino alla fine del cielo”, che si è svolta ieri pomeriggio nei locali del Polo culturale San Rocco di Trapani.
Attraverso alcuni brani liberamente tratti dal libro di Serena Dandini “Ferite a morte”, gli attori della compagnia “Teatro abusivo Marsala” diretti da Massimo Pastore hanno dato voce ad alcune donne che hanno perso la vita a causa di un atto di violenza.
La manifestazione è stata aperta dal segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello che ha spiegato come l’iniziativa sia stata pensata per dare al sindacato la possibilità di essere utili nella crescita della cultura del rispetto e della non violenza, al fine di aggiungere alle esperienze importanti già esistenti sul territorio, le esperienze quotidiane della Uil derivanti dallo stare tra la gente, ascoltandola e avendone cura.
A seguire l’intervento di Antonella Parisi, coordinatrice Pari opportunità Uil Trapani: “Desideriamo avere un ruolo di ascolto e di supporto per tutte quelle donne che vogliano riscattarsi, vogliano rimettersi in gioco, vogliano dare il proprio prezioso contributo ad una società che pur essendo formata per la maggior parte da donne non sempre ne prevede la presenza. Daremo loro cittadinanza, stimoleremo le amministrazioni, organizzeremo seminari per sensibilizzare quanti possono, a seconda del proprio ruolo aiutare le donne a salvarsi, e non solo, dal “femminicidio”, ma soprattutto da quel ruolo di secondaria importanza spesso a loro riservato. Noi vogliamo esserci e ci saremo con tutte le nostre forze”.
Nel corso della manifestazione, presentata da Jana Cardinale, sono state distribuite delle cartoline con l’immagine di un fiocco bianco spezzato, sottoscrivendo le quali oltre un centinaio di presenti si sono impegnati simbolicamente a non commettere, non tollerare, non rimanere in silenzio di fronte a qualsiasi forma di violenza. L’evento è stato chiuso dal saluto del delegato vescovile per il dialogo culturale Don Liborio Palmeri.