Finisce a “legnate” in Commissione Bilancio Deputati divisi dai colleghi, seduta sospesa
Finanziaria regionale e tensione: si è sfiorata la rissa in Commissione bilancio durante la seduta notturna di sabato che doveva servire a recuperare il tempo perduto per permettere alla Finanziaria regionale e al bilancio di previsione di arrivare in aula entro lunedì per la trattazione. Questa mattina, alla fine, la legge è stata approvata, in aula arriverà solo martedì ma il prezzo è stato molto alto in termini di scontro
Al culmine della tensione, secondo il racconto dei presenti, il deputato del Pd Giovanni Panepinto sarebbe saltato sul grande tavolo a mezza luna della Commissione tentando di afferrare per un braccio il deputato 5 stelle Giorgio Ciaccio. Immediata la reazione degli altri parlamentari in Commissione che hanno bloccato il collega evitando la rissa
“Ci sono troppi interessi per i pochi soldi a disposizione e questo evidentemente sta facendo saltare i nervi a qualcuno” denunciano i deputati 5 stelle che si dicono aggrediti. Per i pentastellati si è trattato di una “vergognosa e immotivata aggressione”.
“Un atto incivile e gravissimo – dicono i Cinquestelle– che non può passare inosservato. Chiederemo ad Ardizzone la sospensione del deputato, come previsto dal regolamento. Il decoro del Palazzo va misurato con la civiltà dei comportamenti e degli atteggiamenti, non certo con i centimetri delle cravatte che si è costretti ad indossare da queste parti”.
Appena rientrata la tensione i deputati del movimento 5 stelle hanno deciso diabbandonare i lavori della Commissione per protesta ma anche per far calmare gli animi ed evitare nuovi scontri ma fuori dalla Commissione annunciano azioni a norma di regolamento oltre alla denuncia alla stampa
“Panepinto, raccontano i pentastellati, si è scagliato contro Ciaccio, afferrandolo per un braccio, dopo essere salito sui banchi della commissione. Solo l’intervento dei presenti lo ha fermato”.
“E’ stato – dicono i parlamentari Cinquestelle – l’episodio clou del clima di nervosismo che ha caratterizzato le sedute della commissione, che ha proceduto a rilento e secondo i tempi dettati dalla maggioranza, senza rispetto delle persone e dei tempi fissati dalla presidenza. Abbiamo aspettato in continuazione, per ore, i loro comodi e i continui rinvii, determinati, evidentemente, dalla ricerca di un possibile accordo per spartirsi, con emendamenti da quartiere, le esigue risorse. La responsabilità del Pd, che ha ormai commissariato Crocetta – grande assente ai lavori – è ormai palese. Con l’ingresso dei molti cambiacasacca, imbarcati negli ultimi mesi, si è trasformato nel partito dei mille interessi personali”.
“Che gli animi fossero tesi si era capito già ieri, quando alla richiesta di una conduzione più obiettiva della seduta, sono volati insulti nei confronti del M5S”.
“Daremo battaglia in aula, anche perché questa disastrosa finanziaria, come sempre, serve solo a mettere qualche toppa qua e là, senza dare nulla di veramente concreto ai siciliani, in attesa delle riforme che il governo promette sempre, ma solo a parole”.
Dopo la rissa sfiorata fra le 4 e le 5 del mattino è stato un continuo abbandonare i lavori. Sospesi e poi ripresi e ancora sospesi alle 8 del mattino sono, infine, ripresi alle 9 per l’approvazione definitiva della Legge di stabilità almeno per quanto riguarda la Commissione
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