Expò alle porte…ma con tanto ritardo
La scadenza è dietro l’angolo e la Sicilia rischia di arrivare in ritardo, o peggio ancora "impreparata" all'appuntamento del secolo: l’Expo 2015.
Un protocollo d’intesa tra l’assessorato regionale alle Attivita’ produttive e Unioncamere Sicilia e’ stato sottoscritto per la promozione del sistema economico dell’isola in vista di Expo 2015. Lo rende noto l’assessore regionale, Linda Vancheri, secondo cui “Expo 2015 assume carattere internazionale in ragione del numero dei Paesi partecipanti previsti e del grande afflusso di visitatori attesi”. Presenti per la firma del protocollo presidenti e commissari delle Camere di Commercio di Palermo, Messina, Ragusa, Enna e Catania. Ma questo non tranquillizza pubblici amministratori ed imprenditori.
Intanto la scadenza è dietro l’angolo e la Sicilia rischia di arrivare in ritardo, o peggio ancora “impreparata” all’appuntamento del secolo: l’Expo 2015. L’esposizione universale di Milano la grande vetrina internazionale a cui non può mancare la Sicilia. Leoluca Orlando da Presidente dell’Anci, intanto, precisa: “Certamente l’Anci Sicilia va avanti, anche da sola, perché collegata a quella nazionale che ha dato vita ad una struttura di presenza.E poi, lasciatemi dire, pare che per andare a Milano non occorra avere il passaporto siciliano…” a parte la Regione Sicilia era partita bene, ma poi sembra essersi persa fra le pieghe di una bieca logica politica che porta sempre a frenare, in questo caso a defenestrare, chi ben opera. Il riferimento – e ci sta tutto – è a Dario Cartabellotta che dopo aver varato alla presenza del Ministro Maurizio Martina il ruolo di capofila della Sicilia nel cluster biomediterraneo, è stato “misteriosamente” rimosso dall’incarico di Assessore Regionale alle Risorse Agricole, Sviluppo Rurale e Pesca.
La Sicilia, che avrebbe dovuto rappresentate tutto ciò che è produzione agroalimentare in un’area vastissima che accomuna nazioni e territori del Mediterrano, rischia di ora di rimanere fuori. Anche il presidente del Comitato Expo Sicilia dell’Anci, Salvatore Martorana, che non usa mezzi termini per commentare il caso: “Noi imprenditori con gli amministratori locali ci siamo e non possiamo segnare il passo se la Regione si ferma! Questa dell’Expo è l’ultima grande chance ed che abbiamo ed è praticamente dietro l’angolo, quindi faremo da sprone per far muove la Regione Siciliana. Dobbiamo andare veloci perché per primi noi crediamo di essere in ritardo“.
La Fondazione Unesco Sicilia, intanto, per evitare la corsa all’ultimo momento, ha messo le mani avanti ha presentato il progetto Un-Expo Sicilia 2015 per assicurarsi un posto in prima fila all’evento del secolo. Da maggio ad ottobre 2015, all’expò di Milano, passeranno più 20 milioni di visitatori di cui si stima che il 30 % sarà costituito da buyers stranieri del settore agroalimentare. L’iniziativa della Fondazione Unesco Sicilia a cui partecipano 43 comuni della Sicilia si svilupperà attraverso un articolato programma di marketing territoriale che prevede itinerari che ricadono nelle tre aree del Val Demone, Val di Noto e Val di Mazara, e sotto cluster legati a quattro temi: food, craft, art ed eventi.
Una bella notizia se non fosse per i tempi che rischiano di essere risicatissimi e quindi pericolosi tanto da far dire al presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando che “andremo avanti lo stesso con o senza la Regione”. Se non è un ultimatum poco ci manca. L’affermazione del sindaco di Palermo. “La firma del protocollo d’intesa tra l’assessorato regionale alle Attivita’ produttive e Unioncamere Sicilia segna un passo importante – sostiene Linda Vancheri – e, grazie alla collaborazione con le nove Camere di commercio dell’Isola, la Sicilia vivrà un momento di ribalta internazionale dal quale sicuramente scaturiranno grandi opportunità di crescita. Sfruttando il binomio cibo-cultura, i singoli territori avranno l’occasione di valorizzare e far conoscere le eccellenze locali che, sono i dati dell’export a dirlo, sono già molto apprezzati all’estero”.
Secondo Unioncamere, l’esposizione di Milano sarà “un’occasione unica, che ci permetterà di fare marketing territoriale e accompagnare il ‘brand Sicilia’ verso i mercati esteri”. Sono previsti dal protocollo una serie di iniziative – eventi, convegni e incontri b2b tra buyer stranieri e produttori siciliani – per far conoscere e potenziare il tessuto produttivo locale.