Evasione fiscale fiscale record al Nord, doppiato il Sud
Contro ogni pregiudizio territoriale arriva la denuncia del ministero dell'Economia, con il rapporto sull'evasione fiscale: il 98% delle imprese lo fa, ma al nord il doppio di più che al sud“. Siamo un popolo di evasori
L’evasione fiscale è una caratteristica delle imprese in Italia. Un dato inquietante che arriva direttamente dal rapporto stilato dal ministero dell’Economia e della finanza. Tutti nel nostro Paese non pagano le tasse, non importa quanto l’impresa sia grande: il 98,1% delle grandi aziende, il 98,5% delle medie e il 96,9% controllate non risultano in regola con il fisco.
Ma il dato che più stupisce va contro ogni pregiudizio territoriale: sarebbero le aziende del Sud la parte del Paese più in regola con la tassazione. Il 52% dei 91 miliardi di possibile evasione nel nostro Paese si attesta nell’Italia del nord. Al centro sono solo 24 i miliardi non pagati e appena 19,8 al Sud. Il dato è influenzato dal maggior reddito nazionale del Settentrione.
Dopo il rapporto shock il Mef ha subito reagito: “Mai più condoni. Dall’Unità d’Italia sono stati oltre 80 e minano la credibilità dello Stato, soprattutto nei confronti dei contribuenti onesti”
E’ proprio a causa di chi non paga le tasse che nel nostro Paese i contributi allo Stato sono così elevati: tutto questo comporta “un aumento del livello della pressione fiscale per i contribuenti che adempiono correttamente ai propri doveri fiscali” e così “genera iniquità sociale, mina i principi di solidarietà e legalità sui quali si fonda il patto tra lo Stato e i cittadini” spiega il Mef. “Chi non dichiara quanto dovuto non soltanto ottiene per sé un vantaggio immediato, in termini di maggiori disponibilità finanziarie, ma trae vantaggio dall’onestà altrui”.
Il governo ha già in atto due piani contro l’evasione del fisco che considera al “centro della sua azione”: da un lato “una solida azione di contrasto agli illeciti, al fine di intervenire in chiave strutturale sul fenomeno, dall’altro un percorso di profondo miglioramento del rapporto tra fisco e contribuenti”. Un’idea che sembra calzare a pennello sta in una maggiore attenzione del sistema penale “con l’obiettivo di renderlo più incisivo per le fattispecie più gravi e attenuarlo invece per quelle meno gravi, meglio coordinandole con le sanzioni amministrative” come si spiega nel rapporto.
fonte: http://www.today.it