Due classi della scuola Verdi di Marsala aderiscono al progetto “Mercoledì Riso”
Il riso in Sicilia fino agli anni '30 era una coltivazione molto diffusa
La scuola primaria “Giuseppe Verdi” di Marsala è la prima scuola della Sicilia ad aver aderito a Mercoledì Riso, il progetto europeo di educazione alimentare promosso da Slow Food ed Acquerello il Riso. I bambini delle classi IV A e IV B, accompagnati dalle maestre, seguiranno un percorso didattico che si propone di introdurre il riso nella dieta dei giovani studenti, di scoprirne la storia, la coltivazione ed il suo apporto nutrizionale.
È il nome stesso del progetto a suggerire a scuole e Comuni l’ambizioso traguardo: inserire una volta alla settimana, nel menù scolastico, un piatto a base di riso.Il progetto si concluderà con una grande festa che si svolgerà nel maggio 2015 alla Tenuta Torrone della Colombara, luogo di produzione di Acquerello, nel cuore della provincia di Vercelli. Nel corso della giornata una selezione degli studenti delle scuole italiane e straniere coinvolte nel progetto si cimenterà con pentole, fornelli e si riunirà intorno a un tavolo per degustare il frutto del lavoro dell’intero anno scolastico.
Il riso aiuterà anche i bambini ad avvicinarsi alla nutrizione salutare che sarà tra i temi protagonisti dell’Expo 2015. Quest’anno le Nazioni Unite, indicendo il 2014 “Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare”, il nostro presente e il nostro futuro sono nelle mani degli agricoltori che ben conoscono cosa produrre. Un motivo in più per aiutare le nuove generazioni a cosa significa coltivare il riso, una coltura “stranamente” anche siciliana introdotta dagli arabi e coltivata fino al secolo scorso a foce di diversi fiumi e in zone acquitrinose della Sicilia. Un progetto, quello del riso siciliano, ripartito due anni orsono nell’entroterra siciliano a Leonforte grazie al contributo di agronomi, alle testimonianze di anziani che hanno ancora dei ricordi delle antiche coltivazioni, e alla consultazione di documenti storici appartenenti a casate nobiliari siciliane. Da questo team di lavoro è emerso che almeno fino agli anni ‘30, la coltura del riso era diffusa nell’Isola.